Sabato 2 luglio 2011 – Aphex Twin si esibirà il 17 agosto 2011 a Masseria Torcito – Cannole (Lecce) in occasione del Day Off Music Festival. Cosa dire di Richard David James? Oltraggioso, sfuggente, sarcastico: aggettivi che si possono ritagliare benissimo sulla figura di Richard D. James, a patto che siano obbligatoriamente legati ad un riconoscimento oggettivo – quello della sua genialità. Sono in molti a considerarlo semplicemente il più grande artista di musica elettronica mai esistito; affermazione su cui si può discutere e che come ovvio dipende dai gusti personali, ma che l’iconoclasta musicista anglosassone (nato nel verde della Cornovaglia) sia stato la guida assoluta della musica di taglio dance più colta e rivoluzionaria è, in ogni caso, fuori discussione. Il suo talento si è rivelato con l’inizio degli anni ’90, ad appena vent’anni: un ragazzo prodigio in grado di costruirsi sintetizzatori e campionatori da solo e soprattutto di sfornare pietre miliari come i primi due volumi targati Selected Ambient Works, materiale che ha letteralmente stravolto le regole del gioco. Con Aphex Twin, il rigore e la brutalità techno hanno imparato infatti a colloquiare con le suggestioni di Erik Satie e John Cage; e le intuizioni electro-futuriste declinate alla Detroit di fine anni ‘80 sono riuscite a trovare un punto d’incontro col gusto della sorpresa e dello sberleffo, il tutto con soluzioni di tecnica produttiva non solo sorprendenti ma semplicemente inimmaginabili per l’epoca. Se ne è accorto anche il mainstream, ed infatti un famoso marchio di pneumatici pur di avere una colonna sonora techno targata Aphex Twin è stato disposto a staccare un assegno a sei zeri (in sterline). Guadagni che poi il nostro eroe ha usato, tra le altre cose, per comprarsi un carro armato da piazzare nel proprio giardino, a mo’ di decorazione-sberleffo. Gesto che riassume l’attitudine del personaggio. Aphex infatti è sempre altrove: appena percepito il rischio di essere confinato nel recinto della techno da rave underground, per quanto nella sua accezione più creativa ed obliqua, decise a metà anni ‘90 di regalarsi una personale processione nel mainstream, quando in collaborazione col genio visuale di Chris Cunningham sfornò tracce come Come To Daddy eWindowlicker, pietre miliari dello scorso decennio sia dal punto di vista musicale (suoni distorti e destrutturazione di stilemi rock in un caso, hip hop nell’altro) sia da quello visivo (la sua faccia nei video come incubo seriale e ricorrente, sia nel grigiore metropolitano che nel vuoto lusso californiano). Fondamentali comunque i due lp usciti in quegli anni, I Care Because You Doe il Richard D. James Album, capolavori di un pop digitale e lisergico creato e pensato direttamente nel futuro. Nel nuovo millennio, col mondo ai suoi piedi, ecco un altro scarto improvviso: produzioni ostiche (Drukqs) o al contrario estremamente godibili, con però un ostentato recupero di sonorità non-di-moda (ad esempio l’acid techno da primi anni ’90 della serie di uscite Analord). Ciò che continua ad essere costante è la qualità delle sue rare esibizioni, l’occasione in cui le sue varie anime riescono a riunirsi e dove su un’intelaiatura techno Aphex si muove abilmente da Karlheinz Stockhausen ai detriti del pop da cartoon. (Fonte: DNA)
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