Se avete ingolfato i vostri scaffali di dischi con il classic rock degli anni Settanta, potete dire di aver ascoltato Pressure & Time anche senza averlo sentito, e farete comunque un figurone. Sparatevi pure qualche nome grosso: Led Zeppelin, Free, Faces, Thin Lizzy, Lynyrd Skynyrd, Guess Who. Dateci sotto. Creedence Clearwater Revival, Allman Brothers Band, Traffic, Humble Pie, T Rex, Doors. Bravi così. L’unica cosa che stupisce realmente è il marchio Earache che fa capolino sullo sticker di copertina e sotto la scaletta sul retro. Per il resto, neppure la copertina disegnata da Storm Thorgerson (uno che ha disegnato per gente come Led Zeppelin, 10cc, Pink Floyd, Genesis) riesce a sorprendere più di tanto, certificando piuttosto le i/aspirazioni della band di Los Angeles, ovvero infilarsi nel comodo lettone del rock turbando i sogni di Andrew Stockdale e dei Virginmarys. Pressure & Time riesce dove Cosmic Egg ha fallito e dove Cast the first stone non è ancora arrivato, soffiare sulla polvere pirica del rock e riaccendere le nostre teste di cazzo come fiammiferi dalla capoccia carica di zolfo. (Franco Dimauro)
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