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AA.VV. – The SPAR Records Collection: The Singles (2011)

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Da qualche tempo è in atto un accorto recupero filologico di realtà discografiche del passato cadute nel dimenticatoio, e troppo spesso soffocate dall’oblio del tempo, ma che hanno costituito momenti importanti per i ‘destini’ della musica che amiamo. Ecco così questo mini-cofanetto ‘slipcase’ a tre CD raccoglie 60 brani della Spar Records e contiene pezzi originali di artisti apparentemente sconosciuti – a molti sembreranno i classici ‘carneadi’ manzoniani – come Levert Allison, Janis Parks, Moon Mullican, Leroy Jones, Bergen White, Bob Denver, Chase Webster, David Briggs, Henry Strzelecki, Herbert Hunter, Joe Pain, Steve Bess, Boots Randolph, Mac Gayden, Wayne Moss, Charlie McCoy, Bill Pursell, Bob Moore, Norbert Putnam, Kenny Buttrey, Hargus Pig Robbins, Jimmy Wilkerson ed altri ancora. Gente, questa, che si è ritrovata ad incidere con Elvis Presley, Roy Orbison, Bob Dylan, George Jones, Johnny Cash, Charlie Rich, Neil Young, Linda Ronstadt, Nancy Sinatra, Steve Miller, Joe Simon, Tony Joe White, The Monkees, tanto per fare dei nomi. L’aspetto più sorprendente nell’ascoltare i brani (e nello sfogliare il booklet) è concludere che proprio quando si crede d’aver capito tutto dei Sixties, quando ogni cosa sembra essere stata sviscerata fin nei suoi più reconditi anfratti, ed ogni tassello collocato nel punto giusto, spuntano fuori realtà sconosciute ai più ma oltremodo significative come questa. La Spar Recording Company, etichetta fondata a Nashville nel 1961, si conquisto una certa credibilità nel produrre una serie di cover a basso prezzo di ‘hit’ di successo dell’epoca che vennero distribuite in negozi che normalmente non vendevano i dischi dei normali circuiti. Con una curiosa particolarità, che quelle versioni non sfiguravano affatto nel confronto delle versioni originali, anzi qualche volta erano addirittura migliori. Accadeva talvolta che erano gli stessi musicisti che avevano suonato nei pezzi originali a rendersi disponibili anche per le nuove versioni. E questa è stata una prerogativa, tra gli altri, dei session-man nashvilliani. Questa raccolta si concentra sulle incisioni originali pubblicate dalla label e sulle cover sopracitate. Davvero incredibile che brani di indubbio valore – come la raccolta rende testimoni noi tutti – siano stati così a lungo trascurati e (in qualche modo) reietti e, soprattutto, quanto siano stati ignorati artisti sconosciuti come i nomi sopra citati che un minimo di visibilità l’avrebbero pure meritata. Possiamo considerarli tesori finora nascosti di pop, soul, country, doo-wop, R&B, ballads dei Sessanta. Peraltro i brani contenuti in questo mini-box assumono netta una valenza collezionistica. Diventa – credetemi – oltremodo piacevole ascoltare il ‘Northern Soul’ di “Someday” di Thomas Henry, il ‘doo-wop’ di “Small Town Girl” di Jimmy Tig & The Rounders, il ‘garage beat-pop’ di “Come On On” di Dee & Robert, la balata accattivante “Losing You” di Betty Wares, o pezzi come “You Can’t Trust A Friend” di Gail Majors, “Whole Summer Through” di Bobby & Bergen dalle influenze ‘surf’. All’interno della confezione un booklet di 12 pagine con la storia dell’etichetta discografica (firmata dal produttore Fred James) arricchita da rare immagini degli artisti e riproduzioni delle label di molti dei dischi pubblicati. (Luigi Lozzi)


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