Metti una sera di fine ottobre. Un concerto che aspetti da mesi, finalmente i Lacuna Coil a Roma, in una location, il Circolo degli artisti, tanto insolita quanto perfetta per la serata che ti attende. Ore 21.30, sul palco sale il gruppo spalla, i Cayne. In trenta secondi netti, comprendi che mai definizione fu meno azzeccata. Claudio Leo e Marco Barusso alle chitarre, Andrea Bacchio al basso, Giovanni Lanfranchi con tastiera e violino elettrico, Guido Carli alla batteria e la voce di Giordano Adornato trasformano un evento emozionante in qualcosa da ricordare. Così, dopo un gig travolgente e senza sbavature, compri l’Ep appena uscito, Addicted e cominci a far girare i loro pezzi. Quattro brani e il video ufficiale della title track, per 20 minuti di musica che al termine fanno pensare solo una cosa: “Datemene ancora.” La band è nata dal volere di Claudio Leo e Raffaele Zagaria, ex componenti e fondatori dei Lacuna Coil e negli anni si è trasformata fino alla composizione attuale. Il talento puro di Claudio ha incontrato lungo la strada la bravura di ogni singolo musicista e la voce trascinante di Giordano, dando vita ad un ensemble che unisce passione, tecnica, cura dei particolari. L’Ep si apre con “My damnation” e l’intro richiama solo brevemente atmosfere gotiche nord europee, trascinando subito dopo l’ascoltatore in un vortice molto heavy e molto metal e mostrando in pochi istanti un assaggio di quello che verrà. Un sound a tratti cupo che richiama il significato del brano, palese dimostrazione che un band italiana può scrivere e cantare pezzi in inglese senza sfigurare. “Addicted” arriva senza preavviso, un testo significativo, che ben si presta alla sensazione legata alla durata, troppo breve, dell’Ep e una potenza sonora devastante. La voce di Giordano tiene il passo con l’imponenza delle chitarre e della batteria, che si fanno dure e pesanti senza mai infastidire e che d’improvviso cessano, lasciando spazio alla terza traccia, “Together as one”. Un brano che non perde le caratteristiche peculiari del sound dei Cayne ma aggiunge una melodia che accarezza malinconicamente l’ascoltatore. Il violino elettrico di Giovanni completa il quadro, a chiudere e sublimare il cerchio immaginario cominciato con My damnation. Completa l’Ep “In my eyes returns”, registrata dal vivo e destinata a suggellare un incontro emozionante con una band che non potrà che percorrere un lungo cammino di successo. (Laura Carrozza)
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