L’esordio degli ONAN In Genere Ingenera

Sono romagnoli e vengono da una frazione non lontana da Misano Adriatico, ma lasciamo stare gli stereotipi balneari: gli ONAN In Genere Ingenera non fanno musica da spiaggia; niente pinne e occhiali, per intenderci, al massimo si tengono il fucile. Sono un duo, Richi suona la batteria e Blighitz canta e spinge la chitarra al massimo. Sanno di non essere solari e non fanno nulla per nasconderlo, facendo anzi dell’oscurità del loro suono un punto di partenza, la chiave da cui esplorare i vasti territori che vanno dal noise al math. Dicono di considerarsi un duo post-declino, di amare la musica e la filosofia; si sono conosciuti all’università e dal momento del loro incontro hanno deciso di condividere ogni aspetto musicale, dalle melodie serrate, ai testi, alle (cattive) intenzioni on stage. Il risultato di questa unione li ha portati a chiudersi nel famigerato Fiscerprais Studio di Rico degli Uochi Toki, per registrare sotto la sua supervisione e le sue macchine le dieci tracce che formano il loro primo lavoro ufficiale, dieci tracce vorticose e crudeli, dissacranti e solenni allo stesso tempo, fatte di suoni e distorsioni che si accavallano e si mischiano a bordate di batteria da togliere il fiato, per rappresentare in musica il declino, la sconsideratezza e l’autolesionismo di una umanità sempre più persa. Lo stesso Rico, che compare in “Il Gallo”, ha deciso di pubblicare questo debutto per “Gli Accostamenti Improbabili degli Uochi Toki“, non certo una cosa da niente. E nonostante un nome che riporta ad un personaggio biblico passato agli annali per aver suo malgrado inventato il “salto della quaglia”, gli ONAN In Genere Ingenera sembrano avere le idee chiare sul non lasciare nulla di incompiuto. O di interrotto. Ascoltare per credere. (Fonte: Unhip Promotion)

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