Molto più di un buon motivo è il nuovo album in acustico di Lu Colombo, tributo a Joaquin Sabina, con cui la cantante milanese consolida il legame con la canzone d’autore stabilito con L’uovo di Colombo (2003), a più di vent’anni dai successi dance degli anni ’80 (Maracaibo, Dance All Nite, Rimini Ouagadougou) ? e si riaffaccia alle scene. Il CD è pubblicato dall’etichetta indipendente Up Art Records nella collana “Song series”, inaugurata con il disco Sartoria Italiana fuori Catalogo della cantautrice romana Pilar. Molto più di un buon motivo nasce dall’incontro quasi fortuito, tra il 2003 e il 2004, di Lu Colombo con le canzoni di Joaquin Sabina, cantautore spagnolo celeberrimo in Spagna e in tutto il Sudamerica ? “un esistenzialista, lo definisce Lu, nonostante il suo successo commerciale, di dimensioni trans nazionali” – ma inspiegabilmente ancora poco conosciuto in Italia. Scintilla cui si deve la nascita dell’album è la canzone 19 giorni e 600 notti, un brano molto teatrale presentato da Lu Colombo al Premio Tenco nel 2008, dove conquista Sergio S. Sacchi che s’investe nella produzione artistica dell’intero progetto. L’universo poetico di Sabina, permeato di suggestioni e di citazioni sorprendenti, e il mondo interiore della cantante trovano corrispondenza tra le righe dei testi di Sabina tradotti da Sergio S. Sacchi. “Sono le tinte forti, oltre al ritmo, delle sue canzoni ad attrarmi“ racconta la Colombo La sua voce sulle canzoni di Sabina, fa il resto, fissandoli indelebilmente. (Fonte: Eleonora Biscardi – Art Up Art)
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