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Un nuovo doppio CD per gli Assalti Frontali

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In occasione dei vent’anni dal loro primo disco “Terra di nessuno” (1992), gli Assalti Frontali pubblicano un nuovo doppio CD: il primo contiene alcuni remix di quel disco storico e un inedito, Let’s Go. Il secondo è una raccolta di 20 brani, scelti dalla loro produzione discografica da Batti il tuo tempo a Profondo rosso nelle versioni originali rimasterizzate allo Sterling Sound studio di New York. Ecco cosa scrive Militant A in occasione della nuovo lavoro: “Vent’anni fa usciva Terra di nessuno, primo LP di rap in italiano e nostro primo LP. Era il luglio del 1992. Alle orecchie di oggi quelle canzoni suonano ancora commoventi, potenti, attuali, la poesia e la musica di Terra di nessuno vincono sul passaggio del tempo in un mondo che brucia e dimentica tutto rapidamente. Festeggiamo i vent’anni risuonando alcune perle di quel disco storico in versione 2012: Terra di nessuno, Questione d’istinto, Assalto Frontale e ne approfittiamo per ripubblicare alcuni pezzi di tutta la nostra produzione. Qualcuno dirà: “Fate bene a festeggiare ma vi siete tolti un paio d’anni”. In effetti nel ’90 (un anno da paura), c’era stata l’Onda Rossa Posse, Batti il tuo tempo, Categorie a rischio, Omaggio a sante, vero punto di partenza di tutta una storia e una scena, ma quello era un EP, cinque canzoni, e quando scrivemmo quelle rime pensavamo solo a cantarle in diretta alla Radio (Onda Rossa), alle manifestazioni e ai concerti. Assalti Frontali era il nome scelto per l’etichetta che avrebbe curato le produzioni discografiche (come appare nel retro copertina di Batti il tuo tempo). Poi il disco uscì, 15 giugno, e poco dopo l’O.R.P. si sciolse, settembre ’90. Assalti Frontali divenne il nome del gruppo. Terra di nessuno fu pensato da subito come LP, come un lavoro lungo, complesso e coerente, un’opera di tredici tracce con un intro (Il tesoro), uno sviluppo a più dimensioni e una conclusione (Gocce di sole). Fu una prova di maturità artistica. In quegli anni esplodeva un movimento eccitante che occupava centri sociali ovunque e si faceva spazio nella società italiana. Il nostro obiettivo era di esaltare lo spessore poetico e culturale della sua umanità più interna e organica. Bruciavamo di passione. Parlavamo alla comunità. Raccontavamo una storia collettiva. Dentro Terra di nessuno c’è la vita e la morte. La vita di persone creative, generose e coraggiose che trasformavano la realtà. E la scomparsa improvvisa e violenta l’anno prima di alcuni di noi, tra cui Auro Bruni, bruciato nell’attentato al centro sociale Corto Circuito e Paola Bonanni, detta Cheecky P, componente di Assalti Frontali (e di 00199) che faceva graffiti nelle stazioni fantasma dei treni e della metro e una notte d’aprile fu investita da una “splendida” automobile che a gran velocità divorava la strada e divorò anche lei che si immetteva col suo motorino su quella stessa strada, pensando, forse, in quel momento, ci fosse posto per tutti in questo mondo. “Qui sull’orlo dei binari…”, la prima rima di Terra di nessuno 2012 è ancora nella versione originaria del ’92, pochi secondi di tuffo nella storia poi parte la nuova veste sonora prodotta da Bonnot, il più giovane componente del gruppo che lavora sui pezzi degli esordi per una botta cinematografica e urbana senza respiro, rivivono le storie umane della Roma ribelle primi anni novanta in una produzione potente e presente. Nel ritornello aleggia lo spirito di un gigante del rock, Neil Young, a cui è ispirato il coro di Pol G: Hey hey, my my, old school rap can never die. Questione d’istinto 2012 è una ballata thriller risuonata e ricantata mentre Assalto frontale (originariamente dei Brutopop), è affidato alle mani di Ice One, produttore della vecchia scuola dell’hip hop italiano che aveva già lavorato con noi in Banditi e che qui ritorna per una collaborazione d’eccellenza riprendendo frasi delle voci originarie. Come ci sentiamo oggi dopo tutto questo tempo? Felici, fieri dello stile tenuto, della strada percorsa, di tutti i No che abbiamo detto e che equivalgono ad altrettanti Si a un mondo e a un sogno autonomo e alternativo. Siamo tutti d’accordo a dire: Let’s go. Andiamo. Avanti. Vent’anni sono tanti ma sono anche pochi. Nel CD2 sono raccolti pezzi da Batti il tuo tempo a Profondo rosso nelle versioni originarie. Non è proprio un “Best of..”, per noi ogni canzone è il ricordo di un momento intenso e irripetibile, tutte sono Best e lasciarne fuori una sembra sempre di farci un torto. La raccolta è pensata per chi non ci conosce, sono venti(due) anni, speriamo che accenderà il desiderio di scoprire i singoli album ognuno dei quali ha dentro un mondo che vi aspetta. Per chiudere: dopo “Storie di assalti frontali” e “Il viaggio della parola” il prossimo anno esce il mio nuovo libro si chiamerà: “A tempo pieno”. Un abbraccio a chi ci ha supportato e amato in tutti questi anni. (Fonte: Ufficio Stampa Big Time)

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