Quelli al “Parque da Cidade” e alla “Casa da Musica” di Oporto sono stati quattro giorni all’insegna della musica indie. Un “festival” che dal 7 al 10 giugno ha chiamato a raccolta un numero considerevole (oltre 60) di musicisti e gruppi internazionali della scena musicale alternativa e indipendente. Un mega raduno di appassionati, giovani e meno giovani, provenienti da tutto il mondo che hanno popolato con entusiasmo Oporto, città europea ben organizzata e non eccessivamente costosa fatta di gente accogliente e ben disponibile; almeno così ci è parsa in occasione dell’Optimus Primavera Sound 2012. Quattro giorni caratterizzati da una variabilità meteorologica (poco nuvoloso, sole, pioggia e vento) che tuttavia non hanno scalfito l’entusiasmo e la partecipazione del pubblico che, dal pomeriggio fino a notte inoltrata, ha affollato i 4 palchi messi a disposizione dall’organizzazione (Primavera, Optimus, ATP e Club) su cui si sono esibiti artisti di gran livello e dai generi più disparati: pop, folk, rock, post-rock, elettronica… E visto che abbiamo avuto il piacere di essere lì, non possiamo che segnalare quelle esibizioni dove senza dubbio abbiamo lasciato un “pezzo di cuore”. Come nel caso dei Wilco, degli Yo La Tengo, degli Afghan Whigs, dei Flaming Lips, dei War On Drugs, dei Beach House, degli Atlas Sound, degli Spiritualized, di Jeff Mangum, di Yann Tiersen e di Rufus Wainwright. Insomma: obrigado, Porto. (L.D.)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 18 Giugno 2012