La rock band pugliese dei Missiva, esce con “Niente addosso” il nuovo lavoro discografico, prodotto da Amerigo Verardi (etichetta Orquestra Records). I Missiva sono in circolazione da un po’ di anni e diversi sono i live fatti di sudore, testi intensi e incisivi e una buona dose di sana rabbia rock da decibel all’estremo, portati in giro per l’Italia. Nel tempo hanno già avuto modo di condividere il palco con Rezophonic, Ray Wilson (ex Stiltskin e Genesis), Modena City Ramblers, Malfunk. Nel 2011 i cinque hanno iniziato a collaborare con uno degli artisti più influenti delle scena indipendente italiana, Amerigo Verardi. Da questo sodalizio nel 2012 è nato “Niente addosso”, un disco maturo, dal forte impatto sonoro ed emozionale che conferma e dà nuovo slancio al progetto della band. I Missiva, con questo secondo album, non smentiscono il percorso fatto finora: in un mondo di verità relative cercano la loro verità per non diventare “Bugia”, si distaccano da tutto ciò che può “ucciderli”, sono disposti al “Digiuno” pur di nutrirsi solo di ciò che può fargli respirare quell’oltre che appartiene all’uomo in quanto tale. Suoni dissonanti e metallici scandiscono un sound agguerrito che si fa carico di testi elaborati nel contenuto ed estremamente curati nella forma. Si scagliano contro ogni convenzione e convinzione preconfezionata, sono stanchi delle “troppe frasi da recitare e silenzi da ubbidire”, tolgono la maschera dell’ovvietà, e con “Niente addosso” sentono d’esser nudi, ma liberi. Parlano del potere delle parole, “la lingua parte in un istante, le basta un attimo e sa uccidere” come si ascolta nel brano In faccia; potere che se non soppesato porta “a giorni di voragini”, incomunicabilità che “è solo notte da attraversare”. Ripetuta più volte, la frase “Se per una volta ti guardassi in faccia/ se per una volta io mi guardassi” è emblema di ciò che è per i Missiva l’altro: qualcuno in grado di definirci, nella convinzione che esisto in relazione a esso. Urlano con rabbia il loro credo, mixandolo con un sound sporco di sonorità grunge ed elettroniche. Carichi delle proprie ragioni e saldi nei propri valori, i Missiva ricercano nella vita come nella musica, perché non possono vivere senza dar voce a “quella scintilla di eterno che è in me”. (Fonte: Ufficio Stampa Missiva)
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