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Il secondo album degli Etnia SupersantoS

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È appena uscito con la produzione artistica di Paolo Iafelice (già collaboratore di Fabrizio de Andrè, Vinicio Capossela, Pfm, Daniele Silvestri ecc.) il secondo album degli Etnia SupersantoS. “L’abominevole uomo delle fogne” è un disco burlesco e cialtrone, accattivante e naif, fatto per essere cantato, ballato e soprattutto suonato intorno a un falò. Il disco è promosso con il sostegno di Puglia Sounds – P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV. Il secondo lavoro in studio degli Etnia SupersantoS prosegue e amplia il lavoro di ricerca sulla forma canzone avviato con il precedente “Arlecchino cinema” (Adesiva Discografica/Edel – 2009). Il nuovo lavoro della band pugliese si appoggia sul filo della leggerezza e sprofonda in una complessità che lascia ampio spazio all’immaginazione. Evocativo e poetico, disarmante e sarcastico, “L’abominevole uomo delle fogne” saltella tra canzoni e canzonette, scanzonate e scazzottate. Melodie accattivanti sostenute da una sezione ritmica che prende spunto da una pluralità di generi musicali, per un’opera dai toni esotici e avventurosi, nei suoni e nei contenuti. Al centro di questo universo musicale si muove il genere umano che si arrabatta indefesso per metabolizzare e fare propria la modernità. Personaggi affannati nel loro stare al passo con i tempi, caotiche e rocambolesche epopee esistenziali, sprazzi mistici di uomini e donne alle prese con le grandi questioni contemporanee. Il surreale come valvola di sfogo, il non-sense come urlo liberatorio, con la produzione artistica di Paolo Iafelice a conferire un contributo fondamentale per il suono ultimo dei SupersantoS. Numerosi e prestigiosi gli ospiti del disco: Gianluigi Carlone (sax soprano della Banda Osiris), Gianni Masci (chitarrista degli Jolaurlo), Francesco Giorgi (violinista del Trio Radio Marelli), Gaetano Santoro (sassofonista di Roy Paci e Aretuska) e Roberto Solimando (trombonista dei Musici). “L’abominevole uomo delle Fogne è il disco che sentivamo la necessità di realizzare per darci un ulteriore slancio nella direzione della canzone – racconta Bruno Damiani, voce e chitarra della band -. Una forma d’arte impossibile dove ogni singolo suono e ogni parola assumono un significato ben preciso. Il filo conduttore che pervade il lavoro è la ricerca della propria identità musicale, non per questo scevra da citazioni ed esercizi di stile. Ci siamo divertiti molto a realizzarlo e spero che questa attitudine arrivi a chi ascolta il disco: abbiamo disseminato qua e là aspetti vicini al varietà e all’avanspettacolo, cercando di esaltare l’aspetto ludico della musica. E’ una componente di cui non possiamo fare a meno, per non rischiare di sentirci patetici (anche se ci piace esserlo). In definitiva questo vuole essere un disco destinato a tutti, canticchiabile e divertente.” L’uscita dell’album è stata anticipata dal primo singolo “Cazzo, stasera alla disco”. (Fonte: Niccolò – Libellula Music)

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