La convivenza con la mafia non è solo quella dei processi o quella di cui sentiamo parlare nei dibattiti TV. È anche quella di famiglie normali che accettano la mafia come parte della loro quotidianità e della loro esistenza. È stato il figlio è un film che parla di convivenza con la mafia. Di soldi e Famiglia. Di come anche le più grandi sciagure che possono arrivare, si trasformino e vengano usate, dopo poche lacrime, come opportunità, o risolte come questioni “tra di noi”, usando l’anello debole della famiglia stessa. I soldi non fanno la felicità, ma appena arrivano ti danno l’occasione della vita: una Mercedes, così tutti potranno vedere che siamo diventati ricchi. Che c’è da stupirsi? Ciprì descrive la Palermo degli anni ’70, con la sua comica tragicità, ma forse testimonia come ancora oggi la cultura dei consumi possa drammaticamente influenzare il pensiero delle persone. Dalle prime inquadrature si intuisce come anni e anni passati dietro la macchina da presa, o a tavolino a studiare le scene per farle uscire come un collage di fotografie una più bella dell’altra, si possano unire a un grande talento artistico. Un pizzico di nostalgia c’è, nelle scene girate in spiaggia: ci si aspetta ancora la voce fuoricampo che fa la domanda e qualcuno degli inquadrati a rispondere: “certamente!”. Un film bellissimo, che davvero ha meritato gli applausi che la platea gli ha dedicato alla fine. Attori perfettamente calati nel ruolo e perfetti in quel ruolo. Scontato tessere le lodi di Toni Servillo, un fuoriclasse, Maradona. Dalla camminata da sottoproletario urbano alla mascella leggermente sporgente con la bocca aperta, alla passione che ti contagia mentre cerca di convincerti ad approvare la sua idea di acquistare la Mercedes. Alla fine la vuoi anche tu la Mercedes, vuoi vederlo alla guida, con l’espressione compiaciuta, mentre va dal prete a farla benedire. Bravissimi sono anche Alfredo Castro, volto e voce narrante e Aurora Quattrocchi, con un monologo finale da brividi. Assolutamente da vedere. (Alessandro Grainer – 69^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia)
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