Nel 1993 esce il memorabile Enter The Wu-Tang (36 Chambers) esordio della saga Wu-Tang Clan che rivoluziona la storia della musica black influenzando in modo significativo tutta la cultura hip hop degli anni Novanta. Due anni dopo Genius/GZA dà alle stampe la perla tra le perle dei dischi solisti degli appartenenti al Clan (meritano di essere almeno mensionati: Tical di Method Man, Only Built 4 Cuban Linx di Raekwon e Return to the 36 Chambers di Ol’ Dirty Bastard), quel Liquid Swords di cui intendo occuparmi in queste poche battute. Tra la leggenda dei monaci Shaolin, il buddismo, le arti marziali e il gioco degli scacchi il rapper GZA supportato dalle fenomenali basi di RZA disegna tredici irripetibili tracce che lasciano senza fiato. Le “spade liquide” continuano il discorso (hardcore rap) iniziato con Enter the wu-tang e per quanto mi riguarda riescono pure a perfezionarlo. Gary Grice (Genius/GZA) misura le sue rime in modo magistrale e nel descrivere i mali del mondo fa continui riferimenti alla filosofia Shaolin e di converso all’arte marziale del Kung Fu che noi abbiamo imparato a conoscere con i film anni Settanta di Bruce Lee. Robert Diggs (RZA) come producer crea delle sonorità di una bellezza indicibile, i beat sono incisivi, succulenti, eleganti e ricchi di sfumature: ogni ulteriore ascolto svela nuovi tesori. Questo disco come tutte le altre produzioni Wu-Tang Clan ha tra l’altro il merito di riportare a New York l’attenzione della migliore comunità Hip-Hop che per qualche periodo si era insidiata a Los Angeles e dintorni. Le atmosfere cupe e notturne di Liquid Swords non provocano mai claustrofobia; le parole dell’MC sostenute da un groove irresistibile sembrano quasi sul punto di sfondare ogni ostacolo: una forza adrenalinica tenuta costantemente sotto controllo. È assolutamente inutile commentare le singole canzoni, ogni traccia è un capolavoro a partire dalla title track fino alla conclusiva Basic Instructions Before Leaving Earth. A tal proposito trovo molto interessante riportare almeno una delle tante “istruzioni di base prima di lasciare la Terra” che The Genius impartisce: Siamo collegati ad aghi e qualcuno sta iniettando il male / Quindi studiate e siate saggi in questi giorni di oscurità. Considerando le pochissime cose hip hop veramente pregevoli uscite in questi ultimi anni consiglio caldamente a chi non conoscesse ancora Liquid Swords di recuperarlo al più presto. A diciassette anni dalla sua pubblicazione ancora spacca! (Domenico De Gasperis)
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