L’eclettico e geniale polistrumentista di Chicago arriva in Italia per un’unica data a Milano ai Magazzini Generali il 14 novembre 2012 per presentare il suo ultimo bellissimo lavoro “Break it yourself” uscito a marzo per Bella Union/Cooperative Music e accolto dalla critica come uno degli album più riusciti e interessanti dell’anno. Break it yourself è stato registrato in un granaio appena fuori Chicago (ristrutturato dal violinista americano qualche anno fa) con il supporto di un registratore ad otto tracce e con l’ausilio di tre musicisti come Jeremy Ylvisaker (chitarra, tastiere), Mike Lewis (basso) e Martin Dosh (batteria). I quattordici brani che compongono l’album sono incentrati principalmente sui sentimenti e le emozioni, anche se non mancano episodi dedicati alla natura come “Desperation breeds…” in cui si narra l’estinzione delle api e le conseguenze sulla nostra specie. Musicalmente il disco resta nei territori del precedente album, con in primo piano il violino e la voce di Bird, su sonorità che spaziano tra indie-folk malinconico, echi di atmosfere irlandesi e caraibiche e riferimenti a maestri come Paul Simon e Beck. Bellissimo il duetto con St.Vincent nel brano “Lusitania”. Andrew Bird ha esordito nel 1996 con il suo primo album solista Music of Hair e da allora ha pubblicato una decina di album, collaborando con artisti del calibro di Jeff Tweedy, Glenn Kotche, Ani DiFranco, Rufus Wainwright e Bonnie “Prince” Billy, dando vita ad uno stile raffinato e originale ed affermandosi come uno dei talenti più geniali della scena indipendente americana degli ultimi 20 anni. Nel 2009 aveva visto la luce Noble Beast, seguito del grande successo di Armchair Apocrypha, album che aveva venduto più di 100 mila copie in Usa e che aveva segnato la definitiva affermazione dell’autore anche presso un pubblico più ampio grazie ad una serie di memorabili partecipazioni agli show televisivi più influenti d’America. Noble Beast è stato pubblicato per l’etichetta Fat Possum ed è stato prodotto dallo stesso Bird. Se Noble Beast aveva segnato il ritorno alle vecchie atmosfere folk-pop di Andrew Bird & the Mysterious Production of Eggs, abbandonando le variazioni elettroniche che avevano caratterizzato il precedente album Armchair Apocrypha, senza tuttavia dimenticare il gusto eclettico e originale che avvolge i suoi lavori, il nuovo album Break it Yourself ci offre un Bird ancora più diretto e emotivo da cui è impossibile non farsi trascinare. I biglietti sono disponibili e acquistabili sul circuito di Ticket One. (Annachiara Pipino / DNA Concerti)
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