Non so a voi, ma la nebbia non ci fa paura. Ha il potere – la nebbia – di farci ricongiungere con noi stessi, una forza introspettiva che permette di concentrarsi sui piccoli dettagli, sul respiro, sull’essenziale. Del medesimo potere sono fatti i lavori di Yann Tiersen: appena cominciano riescono ad abbracciare l’ascoltatore e a catturarlo nel loro mondo. Il disco in questione, realizzato con l’indispensabile complicità della poetessa-cantante americana Shannon Wright, rappresenta, per Yann, il decimo album di un’onorata carriera cominciata nel 1995 con l’intrigante La Valse Des Monstres e proseguita tra colonne sonore e lavori solisti tutti non meno che intriganti. Due universi, uno maschile l’altro femminile, che s’intersecano fino a fondersi in un tao: unica perfetta unità musicale. Tocca alla sublime, infinita marcia di No Mercy For She ad aprire le danze per poi proseguire su sonorità apparentemente ostili che, ascolto dopo ascolto, si rivelano cariche di magia e pathos. Un andirivieni ancestrale inciso e accarezzato da violini fatati, corde di chitarra sospese poi sfiorate. Tasti in bianco e nero che accompagnano con estrema intensità la voce della Wright: a volte aggressiva (vedi l’inaspettata e “rockettara” While You Sleep), altre volte invece quasi sul punto di spezzarsi, capace di trasmettere fragilità e, al tempo stesso, determinazione. L’universalità degli strumenti mescolata al mistero di una voce magica e stellare, configura un disco dalle melodie potenti, affascinanti e misteriose, come un ondeggiare barcollante su un mare di nebbia. Un album da confidare soltanto a chi abbiamo più a cuore. (Jori Cherubini)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 17 Febbraio 2013