A ottobre prossimo faranno una capatina in Italia e l’occasione sarà ghiotta per stare a qualche centimetro dai beatle boots di questi quattro ragazzi di Perth. Un’ascesa veloce come le erezioni di Pontello, quella degli High Learys. Nati nell’estate del 2012, sono approdati in meno di un anno alla pubblicazione di questo bellissimo debutto. Jamie, Matt, Adrian e Mike sanno dove mettere le mani. E cioè, più o meno, dove a me piace mettere le orecchie: il beat metropolitano inglese dei mid-Sixties come lo suonavano Animals, Kinks, Zombies, Dave Clark Five, versione ingentilita e capellona della musica nera che altrove fermentava sui palchi del Cantagiro grazie a personaggi come Nino Ferrer o Los Bravos o come quella che dalle loro parti suonavano i Torments nel 1966. L’adesione ai modelli d’origine è assecondata da un buon uso di strumentazione vintage (equipaggiamenti Vox, organetti d’ epoca, armonica) e da un approccio ortodosso degno del miglior Trans-World Punk Rave-up. Poi, perderanno i capelli anche loro. Ma per ora, è bello vedere Matt Williams e Jamie Turner agitare le zazzere come piccoli teppistelli ben vestiti e credere che il 1966 sia appena passato. (Franco Dimauro)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 14 Settembre 2013