Le foglie non cadono per caso, nemmeno i dischi accadono per caso; ma la fortuna o la volontà dell’ultima fatica dei In My June resta tutta nell’immaturità, nel coraggio di scrivere e incidere un lavoro così vicino alle violente emozioni di una prima giovinezza mai sopita. Cambiano il registro, le sonorità, ma non le voci: ci sono il talento, l’esperienza e la capacità di porsi a fianco del loro prodotto precedente, come sorreggere fermamente un’idea di musica di cui possono solo andare fieri. È un disco algido, bianco, a tratti delicatissimo, a tratti brutale, dove vi si trovano delle urla scordate e aliene al concetto stesso di pace interiore, ma non per questo giuste e vere. La produzione artistica è magistrale; è confortante ritrovare competenze tali nel panorama nostrano, così come è sempre più raro attenderle dalla discografia straniera: non c’è strumento che manchi o che ecceda in Leaves Don’t Fall by Chance. Un disco pop, un’affermazione contrastante con il disco stesso, ma con le canzoni che lo compongono, 11 opali incastonate nelle vibranti articolazioni armoniche e melodiche, immancabili nel farsi canticchiare: è così che il tarlo di questi due ragazzi eroderà un poco alla volta le resistenze di chi li ascolta. L’uscita dell’album è prevista per il 31 ottobre 2013. (Giovanni Maria Castoldi / Garage Records)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 27 Settembre 2013