Il garage punk ha quasi cinquanta anni di storia. Il suo primo revival, trenta. Io sto praticamente a metà tra l’uno e l’altro. I Royal Flares arrivano adesso. Un po’ tardino, diciamo. Ma con tutte le comodità che l’età moderna offre loro: Youtube, Itunes, Amazon, Spotify. Roba che i Royal Flairs (quelli dell’Iowa che incisero Suicide nell’anno d’oro 1966) se la sognavano. O anche no. Tales of Sound & Fury è un buon disco di garage punk con la consueta alternanza di originali e cover version (Bad part of town dei Bare Facts, Going all the way degli Squires, I ain’t no miracle worker dei Brogues, Blowing my mind dei Fugitives e Last Time Around dei Del-Vetts). Le gemme del disco sono tuttavia i pezzi scritti da Alex Koch, in particolare le splendide ballate This is why I e Mavis che svolazzano dalle parti di Beau Brummels e Outsiders e l’incalzante beat di The Stalker. Che poi Craig Moore dei Gonn parli di loro come un incrocio tra gli Standells e gli Stooges dimostrando di aspettare l’ambulanza dell’ospedale psichiatrico all’incrocio sbagliato, conta davvero poco. (Franco Dimauro)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 26 Ottobre 2013