Qualcuno finalmente si sarà accorto di loro, adesso che hanno aperto per i Black Angels. Chissà. Nel frattempo però, per licenziare il terzo disco, i milanesi Giöbia sono dovuti approdare alla corte della krauta Sulatron, casa di Vibravoid, Electric Moon, Causa Sui e altri mostri psichedelici contemporanei. Poco male, perché la band lombarda sembra aver trovato la sua connotazione e identità perfetta, a livello iconografico, strutturale e promozionale. Introducing Night Sound è un disco inquinato di psichedelia, shoegaze, space rock, banghra surf, prog, un pizzico di new wave e un pugno abbondante di grebo. È un suono sovrastrutturato e a tratti quasi terapeutico grazie all’ uso di qualche strumento insolito come il sitar elettrico o il bouzouki, parecchio lontano da quello del Beyond the stars che ce li fece conoscere tanti anni fa nonostante certe inclinazioni etniche rimangano sottotraccia, esaltando il gusto esotico di alcuni segmenti della musica dei Giöbia. Bellissime le due cover di Santana ed Electric Prunes che si affiancano, esaltandoli, ai sette originali scritti dal gruppo. Non è mica vero che qui in Italia ogni volta che fai un passo pesti una merda. A volte capita di trovare pure qualche moneta. Che poi ce le facciamo fregare dai tedeschi è anche colpa nostra. (Franco Dimauro)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 28 Ottobre 2013