Il rock Italiano ha un nuovo cantautore. Si chiama Diodato e con la sua opera prima è riuscito a sintetizzare la melodia del bel paese con il graffio del rock d’oltremanica. E forse sono pazzo è l’affermazione dubbiosa che dà il titolo al disco. E forse è proprio la pazzia, intesa come tensione estrema verso qualcosa o risoluzione di un conflitto interiore, a percorrere tutte e undici tracce dell’album: rock italiano d’autore, diretto, intenso, malinconico, a tratti possente a tratti etereo. Una voce pulita e potente che non fatica a scomodare paragoni illustri, vivi e morti, che hanno cantato il rock e l’amore in musica con tutte le pulsioni che da esso scaturiscono. Diodato si presenta con un disco che sa di vissuto addosso, tutto, fino all’ultima nota. Le sue parole descrivono stati d’animo, raccontano incontri, con se stessi e con gli altri. Come in “Ubriaco” primo singolo estratto dall’album, perfetta e struggente ballata in cui il dolce e l’amaro si mescolano, così come quando un uomo mescola al vino i suoi rimpianti. Si può ascoltare l’album in full streaming su SoundCloud attraverso il widget/player di Musicletter.it. Tra le canzoni c’è anche una cover di Fabrizio De André, ovvero Amore che vieni, amore che vai. Buon ascolto. (Claudia Felici – Ufficio Stampa Big Time)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 7 Novembre 2013