A due anni e mezzo dal disco d’esordio che li aveva posti all’attenzione come una delle realtà più interessanti della nuova scena torinese, L’Inferno di Orfeo torna con il nuovo disco L’Idiota, in uscita per Hertz Brigade Records. Un lavoro in cui i quattro canavesani scelgono di affidarsi quasi esclusivamente all’istinto, come a lasciar spazio alle sole sensazioni del momento senza ricerche troppo ragionate o fini a se stesse. L’idiota ha la faccia di quest’era: canzoni crude e spontanee, che raccontano le contraddizioni del presente tra ironia, rabbia e malinconia (La Manovra, L’idiota, Arrampicate, La guerra è qui), il tutto con l’occhio di chi guarda le cose dall’alto, dalla collina appunto, senza aver perso il legame con la terra e con i suoi significati (L’amore ai tempi del barbera, L’arte della manutenzione). Poche parole ma intense e concrete, che sanno trasformarsi nei brani più romantici per creare atmosfere immaginifiche e cariche di poesia (Uguale il mare, Paola, Il paese dorme, Col senno di voi). Atmosfere che uniscono influenze cantautorali a venature rock macchiate da blues viscerale e folk, portando a compimento e rendendo ancora più convincente il percorso sonoro intrapreso con il disco d’esordio. L’idiota è idiota nel vero senso della parola, innocuo, buono, disarmante. Come buone sono di solito tutte le intenzioni sul nascere. Va da sé che ogni fruitore dell’album possa immaginare nelle voci narranti di ogni brano un ipotetico Idiota. (Fonte: Libellula Promo Press)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 19 Novembre 2013