Onironauta è il primo album dei Kaleidoscopic in uscita il 3 marzo 2014. Il gruppo si affida alle sapienti mani di Nicola Manzan (Bologna Violenta) per la produzione artistica e la registrazione del nuovo lavoro. Le sessioni si sono svolte in due fasi: la sezione ritmica è stata registrata da Tommaso Mantelli (Captain Mantell) al Groove Studio di Casale sul Sile (TV), mentre le chitarre, le voci e tutti gli strumenti che arricchiscono ulteriormente il disco sono stati arrangiati e registrati a casa dello stesso Nicola. All’interno dei nuovi pezzi il sound si fa oscuro e noise. Le tracce si alternano tra atmosfere dure, viscerali, a tratti epiche ed evocative, supportate da testi in italiano, una svolta artistica voluta fortemente dal gruppo e da Nicola stesso. Sotto forma musicale rock intesa come espressione diretta e passionale di quello che siamo, Onironauta è un incitamento alla Gnosi per rialzarsi da un’era di pessimismo, insoddisfazione e rovina. Un invito alla presa di coscienza che l’onironauta pratica nel sogno ma che l’uomo di oggi invece ha bisogno di operare nella realtà in cui vive. Persi, oppressi, disorientati, sfruttati e derisi da una società che non credevamo creata per reprimere, dobbiamo adesso liberarci e riconoscere la trappola che da secoli ci inganna. Riconoscere in faccia i pochi che sopprimono i sovraffollati piani bassi e “vivere il giorno come fosse l’ultimo” tale che sia ricco di esperienze e di quella necessaria dose di attenzione capace a farci aprire gli occhi sull’orrore. Noi siamo quello che ci circonda e noi generiamo il mondo in cui viviamo. “Come in alto così in basso”, e se per cambiare serve lo scontro, prima avvenga dentro di noi. Solo così saremo liberi. (Fonte: Dischi Bervisti)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 9 Gennaio 2014