Chi lo sa. Magari il pretesto è quello di tornare sul mercato per ravvivare la curiosità dei vecchi ascoltatori in occasione del ventennale di Venus Luxure No. 1 Baby e di avvicinarne di nuovi. Quelli che erano troppo piccoli e stronzi quando uscivano i loro capolavori e troppo distratti quando nel 2002 abbandonarono le scene dopo il deludente You can‘t fight what you can‘t see. Sia come sia, eccoci a riparlare dei Girls Vs. Boys, dopo venti anni di inattività. E l’impressione è analoga a quella provata per il rientro dei Wire con Send, dopo il mutismo che seguì a The Drill. Se certe affinità erano già emerse in passato su questo The Ghost List, prudenziale uscita con sole cinque tracce, certe affinità emergono prepotenti in più di un’occasione. Ma The Ghost List è, soprattutto e ovviamente, un tributo ai Girls Against Boys degli anni d’oro. Quelli di TheKindaMzkYouLike (Kick), Tucked-In (It‘s diamond life) e Super-Fire (Let‘s get killed), quelli che l’assurdità elettronica di Freak*on*ica spazzò via in mezz’ ora, come uno tsunami nemmeno troppo capace. The Ghost List ci restituisce quindi una band ancora capace di suscitare qualche brivido. Almeno a chi come me ebbe il piacere di conoscerli con la febbre dei vent’ anni ancora addosso. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa chi dei Girls Against Boys non ha mai ascoltato nulla. Per vedere se riesce a fare a meno degli A Place To Bury Strangers come io riesco a fare a meno di lui. (Franco Dimauro)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 19 Gennaio 2014