Dopo un 2013 di grandi soddisfazioni nazionali e internazionali ottenute con la pubblicazione dell’album Ruvain del collettivo psichedelico dei C+C=Maxigross (Premio PIMI al MEI 2013 come Miglior Autoproduzione Italiana, superata le 150 date tra Italia, Europa e USA nei migliori festival internazionali dal CMJ di NY al Primavera Sound di Barcellona) finalmente i montanari di Vaggimal Records si possano concentrare su un disco nuovissimo ma allo stesso tempo antichissimo, una sfida che attueranno proponendo la tradizione onesta e sincera della canzone popolare dialettale unita a quella più cantautoriale degli anni sessanta. Questo è il disco che avrebbero voluto fare da sempre. Se i C+C=Maxigross hanno preso la psichedelia e il folk anni ‘60/’70 angloamericano e li hanno reinterpretati ispirandosi alle atmosfere che si respirano sulle nostre prealpi venete (usando comunque un linguaggio internazionale) la Contrada Lorì usa invece la tradizione della musica popolare veronese e veneta, quella delle osterie e dei cori alpini, per creare canzoni d’autore che vadano oltre i confini regionali, per essere capiti e apprezzati dalla Sicilia al Trentino Alto Adige. Questa è la loro sfida, non da poco… Dopo averlo conosciuti in giro per le osterie della città e dei paesi veronesi la piccola e indipendente etichetta discografica della Lessinia li ha corteggiati, e a suon di vino Valpolicella e buoni salumi sono riusciti ad attirarli in alta quota (loro vengono dalla collina) nei Vaggimal Studios dove hanno impresso su disco 11 canti speciali nel loro essere classici e senza tempo. Otto persone, otto cantanti, otto musicisti in una sola stanza affacciata sulla vallata di Vaggimal. Una presa diretta con strumenti legnosi e acustici: mandolini, chitarre 6 e 12 corde, pianoforte, fisarmonica, contrabbasso, violoncello, violino, percussioni e sassofono davanti al camino per scaldarsi quanto serviva (il disco è stato registrato lo scorso ottobre). Niente di elettrico, è bastato il suono che va dal tintinnante al grave degli strumenti a corda e dei legni fino alle voci e i cori che hanno imparato dalla scuola alpina, registrati in un solo e unico microfono. Il sogno della Contrada Lorì è quello di un piccolo mutamento del costume, in cui alle gite enogastronomiche si affianchino i tour etnomusicali. In questo modo la Contrada Lorì potrà essere apprezzata anche da chi, calabrese o laziale in visita a Verona, tra un bicchiere di Amarone e una pastisàda de caval (sfilacci di cavallo), voglia assaggiare anche della musica “a km zero” di ottima qualità. La rivoluzione slow-music della Contrada Lorì è appena iniziata. Doman l’è festa è il loro disco d’esordio che sarà pubblicati il 17 marzo 2014. (Fonte: Vaggimal Records)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 10 Marzo 2014