Chansons Invisibles è il secondo album per Zondini dopo l’esordio Re:Visioni del Tempo (2013). I riscontri positivi del primo lavoro hanno contribuito a far aggregare attorno al progetto una band, chiamata Les Monochrome. È con Nico Zanetti alla batteria, Gennaro Spaccamonti alla chitarra, Andrea Russi al basso che viene cercato un nuovo approccio alla costruzione delle canzoni, questa volta provate per mesi e registrate interamente in due session al Fanthome Studio di Forlì. Il nome dell’album è un tributo a Italo Calvino, francesizzato in omaggio ai diversi riferimenti di Zondini nei lavori precedenti. L’album è un palindromo mancato, ogni brano gravita attorno a un nucleo rispecchiandosi con il suo doppio. Il concept del lavoro è quello di una ragazza costretta a trascorrere un pomeriggio in casa, tra la provincia sbirciata dalla finestra e i sogni di Hollywood che penetrano i suoi pomeriggi da libri, canzoni e vecchi filmati. (Ufficio Stampa Zondini)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 16 Marzo 2014