Adorate i Beach Boys? Siete fan nostalgici dei Beatles, dei Kinks, dei Love o della Band? Vi siete innamorati delle melodie dei Fleet Foxes? Oppure, siete ancora lì ad aspettare che il grande Elliott Smith possa tornare dall’aldilà per regalarvi un altro disco? Bene, se la risposta a tutte queste domande è sì, non perdete tempo e procuratevi immediatamente una copia, possibilmente originale, di The Sleeper. Un esordio, quello degli inglesi Leisure Society, davvero incantevole, sospeso tra il folk rock degli Shoreline e l’indie pop di matrice sixties degli Shins. Un lavoro pieno zeppo di splendide melodie, dolci e malinconiche, eppure mai così fastidiose e stucchevoli da volerle abbandonare a se stesse. Forse il motivo sta nel fatto che The Sleeper – nota dopo nota – svela tutta la sua minuziosa bellezza fatta di ritmi blandi, di arrangiamenti precisi e ricchi di strumenti (archi, fiati, banjo, tastiere, glockenspiel e chitarre acustiche) ma soprattutto di canti e di cori davvero rassicuranti. Guidati da Nick Hemming, che in passato ha fatto parte anche dei più famosi Telescopes, la formazione britannica – composta tra l’altro da un numero abbastanza nutrito di musicisti – ci consegna un album dalla classicità disarmante che trova in A Short Weekend Begins With Longing e in Give Yourself A Fighting Chance le vette più alte del disco: canzoni lasciate a metà strada tra la campagna e il mare, e che proprio lì sembrano aver trovato il microclima ideale. Undici brani d’altissima qualità pubblicati dalla piccola ma coraggiosa Willkommen Records. Un’altra piacevole sorpresa su cui ci piace scommettere, se non altro per impiegare il nostro tempo libero nel miglior modo possibile. (Luca D’Ambrosio)
[1]Recensione pubblicata su ML – Update n. 63 del 21 marzo 2009
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 26 Marzo 2014