Cammina sulle proprie gambe, evita gli ostacoli e ha quella grinta e inventiva per stupire ed emozionare. Una piccola metafora descrittiva per incorniciare i pregi di un disco che mi ha molto colpito. Parliamo del nuovo lavoro di inediti in studio di Massimiliano Larocca dal titolo Qualcuno Stanotte prodotto dallo stesso cantautore toscano e dai Sacri Cuori capitanati da Antonio Gramentieri. Un disco che si dipana su 12 tracce e un intermezzo strumentale, 12 racconti di vita personale che, mai come prima, prendono vita tra le strade e i quartieri di una “Firenze personale”, il passato di Larocca e i suoi ricordi, vita vissuta, vita di casa nostra. Eh sì, perché nel seguire Larocca nella sua carriera ormai lunga di anni, l’America è sempre dietro l’angolo, dietro ogni suono, dietro quel modo di tradurre il folk a stelle e strisce in canzone d’autore italiana. Da Pete Seeger a Bruce Springsteen, il toscano Larocca ha sempre contaminato con questi ingredienti la sua scrittura e la sua proposta artistica, dall’immagine alle sonorità, dal palco al negozio di dischi. E dopo il fortunato lavoro con il super-gruppo Barnetti Bros al fianco di Massimo Bubola, Andrea Parodi e il newyorkese Jono Manson – disco che peraltro lo ha portato in terra di Mexico – il ritorno in scena è scandito da sonorità proprie di altri super ospiti che hanno preso per mano la produzione artistica e tecnica di tutto questo nuovo lavoro. Parliamo degli emiliani Sacri Cuori, parliamo di un leader come Antonio Gramentieri, parliamo di quel suono ruggine di ferro, liquido come detto da più parti: uno strano modo di condire l’intima canzone d’autore di Massimiliano Larocca che è caratterizzata dall’intimo colore blu scuro della sua voce e una chitarra mai arrongante. Strano, tanto che necessita di diversi ascolti per capirne la ricchezza o per lasciarsi infastidire dal quel modo spesso istintivo e improvvisato di incorniciare gli arrangiamenti. Un altro punto di vista: se da una parte c’è il calore di una voce e il gusto per la ricerca testuale e melodica, dall’altra ci sono strane scelte di arrangiamento e di esecuzione. A tratti si ha l’impressione che sia un disco live ma live non è. A tratti invece è chiara la scelta e la direzione ma molto discutibile. Un suonare leggero quanto aggressivo restituendo respiro e dinamica ma che rischia anche di restituire tanta incerta improvvisazione. A voi l’ardua sentenza. Di certo Qualcuno Stanotte è il lavoro più prezioso e fortunato di Massimiliano Larocca, di sicuro il disco che ha avuto maggiori riscontri di critica e di pubblico, recensito e ben voluto praticamente ovunque. Da ascoltare con cura, una piccola rivoluzione del come dar voce alla canzone d’autore italiana in Italia. (Alessio Primio)
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