Genova e la canzone d’autore, un’opera monumentale sui cantautori genovesi e più in generale sulla canzone d’autore in Liguria. L’opera, fuori commercio, consta di un grande libro illustrato e di un supporto multimediale comprendente un cd e un dvd. È stata curata e coordinata da Enrico de Angelis, giornalista, storico della canzone, responsabile artistico del Club Tenco. Il libro, a più voci, ripercorre le varie fasi della canzone in Liguria: dalla più antica tradizione in dialetto ai grandi innovatori degli anni Sessanta (Bindi, Tenco, Lauzi, Paoli, De André); da tutti i “fiancheggiatori” come Giorgio Calabrese o i fratelli Reverberi a una certa vena di beat, rock e prog (un esempio sublime: il connubio fra i New Trolls e il poeta Ricardo Mannerini); dalle generazioni di cantautori successive (Ivano Fossati, Cristiano De André, Francesco Baccini, Max Manfredi e tanti altri) fino a una recente fioritura di nuovi talenti – in buona parte femminili – che forse non si ha chiaro quanto abbiano costellato gli ultimi vent’anni finché non li si veda riuniti ed elencati in questo libro. Il contenuto è stato affidato ad alcuni dei migliori e più autorevoli esperti, scrittori e fotografi di “canzone d’autore”. Gli autori dei testi sono, oltre allo stesso de Angelis, Luigi Manconi (che firma l’introduzione), Alberto Bazzurro, Giovanni Choukhadarian, Lorenzo Coveri, Enrico Deregibus, Athos Enrile, Guido Festinese, Annino La Posta, Alessio Lega, Marco Mangiarotti, Claudia Pastorino, Andrea Podestà, Sergio Secondiano Sacchi, Mauro Selis, Paolo Talanca, Jacopo Tomatis, Renato Tortarolo, Margherita Zorzi. Parallelamente al libro è stato realizzato un cofanetto che, oltre al pdf del libro stesso in versione e-book, comprende un cd di circa 80 minuti e un dvd di oltre 4 ore. Nel cd, curato da Enrico de Angelis e Roberto Molteni, sono stati chiamati a raccolta tutti gli artisti liguri che si sono esibiti per il Club Tenco, ciascuno con una inedita registrazione dal vivo tratta dalle “Rassegne della canzone d’autore”, fra il 1975 e il 2013. Vi si possono scoprire anche ghiotte sorprese: ad esempio un testo inedito di Fabrizio De André musicato e cantato da Vittorio De Scalzi (Le onde del sonno); un prezioso “canto del cigno” di Enzo Jannacci che il cantautore ha regalato a Massimo Schiavon (I passi di una donna); un generoso omaggio di Gino Paoli all’amico Sergio Endrigo (Lontano dagli occhi); una poesia del grande Gianni Rodari nell’inedita edizione cantata di Stefano Nosei (Un lungo viaggio); una canzone conosciuta da Francesco Guccini ma qui nella versione dell’autore originale Gian Piero Alloisio (Venezia); e così via. Il dvd-rom, tutto di materiali inediti, ci accompagna ad incontrare alcuni tra i massimi cantautori della “scuola genovese”. Due videointerviste a Gino Paoli effettuate da Enrico de Angelis in due splendidi ambienti (il Palazzo della Ragione a Mantova e la Sala del Tiepolo a Villa Pisani di Stra) ci permettono sia di conoscere risvolti affascinanti della sua storia personale ed artistica sia di assaporare molte delle sue splendide canzoni come mai è accaduto prima, ovvero accennate confidenzialmente al pianoforte; con l’aggiunta di alcuni tributi che Paoli, come sempre, ama rivolgere ad altri autori quali Marcel Mouloudji, Luigi Tenco e Piero Ciampi, del quale ultimo accenna, con vaga memoria, due testi rimasti inediti. L’analoga videointervista di de Angelis al compianto Bruno Lauzi, effettuata al Teatro Nuovo di Verona, è divertentissima, scoppiettante di ironia e humour, anche in questo caso condita da frammenti alla chitarra di canzoni del suo ricchissimo repertorio, che va da My funny Valentine a Mille lire al mese, dalle canzoni proprie a Jacques Brel, Lucio Battisti, Paolo Conte. Un vero recital è quello di Vittorio De Scalzi che con Edmondo Romano al violino ripropone, nientemeno che al Palazzo Ducale di Venezia, l’opera storica dei New Trolls “Senza orario senza bandiera” su testi di Fabrizio De André e Riccardo Mannerini. Per ricordare Luigi Tenco, sono state scelte due sue rarità visualizzate da Roberto Molteni con immagini varie: la sua ultimissima registrazione, pochi giorni prima della morte, ovvero la pressoché sconosciuta versione catalana di Ciao amore ciao, e Padroni della Terra, prima traduzione italiana del celebre Disertore di Boris Vian, pietra miliare della canzone pacifista; si tratta, quest’ultimo, di un provino registrato da Tenco nel 1967 e mai pubblicato fino al 2009, quando il Club Tenco, per concessione della famiglia, l’ha incluso in un proprio disco. E a proposito del Club Tenco, un montaggio di interviste e rare apparizioni omaggia infine il suo leggendario fondatore, il sanremese Amilcare Rambaldi, col sottofondo della canzone di Paolo Conte Roba di Amilcare eseguita dal vivo al “Tenco”. Ma a Rambaldi è dedicata pure una improvvisata canzone intitolata proprio col suo nome e cognome, che l’affezionatissimo Roberto Benigni gli rivolse nel 1986. Se ne può qui vedere, per la prima volta, l’esilarante esecuzione all’Ariston di Sanremo. Quest’opera, in definitiva, raccoglie in parole, suoni e immagini una documentazione che mai prima era stata realizzata in maniera così massiccia ed esauriente sul fondamentale fenomeno della cosiddetta “scuola genovese” dei cantautori. (Fonte. Club Tenco)
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