The Spanish Donkey (“l’asino spagnolo”) è un rinomato strumento di tortura in uso da tempo immemore, e sotto quest’immagine disturbante si agita Raoul, nuovo disco nato dalla collaborazione tra il chitarrista e contrabassista americano e icona della East Coast Joe Morris e il pianista e organista Jamie Saft, anche lui statunitense, storico collaboratore di John Zorn, qui supportati dal poliedrico batterista Mike Pride (in passato batterista del gruppo punk seminale Millions Of Dead Cops come anche di Anthony Braxton e molteplici altri). In Raoul l’interazione si manifesta in maniera primigenia nel dialogo fra la chitarra elettrica estrema di Morris e, di momento in momento, le voci del pianoforte con echoplex, degli organi Hammond e Korge del Minimoogdi Saft. Raoul è un viaggio dell’anima nell’abisso (o nell’abisso dell’anima). Imperioso e totale, potentissimo e straziante. (Fonte: Lunatik)
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