Dopo anni di attesa il 21 settembre 2015, al Teatro della Luna di Milano, torna finalmente in Italia Sufjan Stevens per presentare l’ultimo acclamato nuovo capolavoro Carrie & Lowell uscito in Italia a fine marzo scorso. Il nuovo album che prende il titolo dal nome della madre e del patrigno dell’autore segna un ritorno alle origini per il cantautore americano. Undici canzoni che parlano di vita e morte, amore e perdita, e della lotta dell’artista per dare un senso alla bellezza e alla bruttezza dell’amore. Carrie & Lowell è anche un ritorno deciso alla scrittura più soffusa e acustica, dopo gli esperimenti multimediali che hanno portato il cantautore a confrontarsi a tutto tondo con l’avanguardia, approdando con successo anche nel circuito dei teatri off della East Coast. Anche gli esperimenti di natura più elettronica e r&b possono essere messi in disparte e della liaison con Son Lux e Serengeti non c’è infatti traccia in questo nuovo lavoro registrato da Stevens insieme a Casey Foubert, Laura Veirs, Nedelle Torrisi, Sean Carey, Ben Lester e Thomas Bartlett. Torna al suo universo mistico e al contempo casalingo Sufjan, a quell’essenzialità che ne aveva fatto un principe nello sterminato campo degli autori contemporanei. Un disco rassicurante, che sembra stridere con l’angustia dei tempi moderni, un lavoro che trasmette fiducia, immediatamente. Che nessuno si azzardi a mettere al bando la filosofia, quelli che assaporerete sono ben 44 minuti focalizzati sulla mortalità, la memoria e la fiducia. Sono undici canzoni – comunemente intese – e ognuna di esse ricorre ad una fragile melodia, fino a trascendere in una solenne inno moderno. L’atmosfera elegiaca del disco ci consegna uno degli autori più puri del nostro tempo, un divino cantastorie, un usignolo la cui buona novella timidamente si deposita sullo zerbino di casa. Sufjan Stevens è un cantautore di stanza a Brooklyn, NY. Dopo aver dedicato due album a due stati americani (Michigan e Illinois) aver realizzato una collezione di brani biblici (Seven Swans) un album elettronico ispirato agli animali dello zodiaco cinese (Enjoy Your Rabbit) e due collezioni natalizie (Songs for Christmas, vol. 1-5 e Silver & Gold, vol. 6-10), e un album commissionato dalla Brooklyn Academy of Music per il Brooklyn-Queens Expressway (The BQE) nel 2010 Stevens ha pubblicato il bellissimo The Age of Adz, raccolta di brani ispirati all’artista Royal Robertson. Nel 2015 a distanza di 3 anni arriva il nuovo capolavoro Carrie & Lowell. (Fonte: DNA)
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