È stato per puro caso che Iris DeMent ha aperto un libro di poesie russe seduta al suo piano e che abbia trovato “Like a White Stone” di Anna Achmatova. Non aveva mai sentito parlare prima di questa poetessa (o poeta, come preferiva esser chiamata la Achmatova), né si era mai considerata tipa da poesie, ma un amico le aveva lasciato l’antologia e le era parso quantomeno educato dare un’occhiata per avere qualcosa di interessante da dire a riguardo. E come ha cominciato a leggere, è iniziato tutto. « Non mi sentivo più sola” ricorda la DeMent. « Ho sentito come se qualcuno fosse entrato nella stanza e mi avesse detto “Mettila in musica”. » E così ha fatto. La melodia è fluita quasi automaticamente. Ha girato la pagina ed è successo ancora, e ancora e ancora prima che potesse rendersene conto, Iris si era ormai lanciata nella stesura di quello che sarebbe diventato The Trackless Woods, un album che per la prima volta musica la poesia della Achmatova. The Trackless Woods, il sesto album in studio della DeMent, è diverso da quanto finora realizzato nella sua bella carriera. La DeMent ha cercato di trasformare la poesia della Achmatova in quel legame, trasformandola in un viaggio attraverso la storia politica e artistica della Russia. « La sua intera produzione adulta è contrassegnata dalla sfida di fare il suo lavoro nonostante la Rivoluzione Bolscevica, la I Guerra Mondiale, la II Guerra Mondiale e Stalin » dice Iris di Anna. « Le stime parlano di 20-80 milioni di morti durante i 30 anni al potere di Stalin. Uno dei suoi mariti fu giustiziato, un altro morì in un gulag e suo figli fu mandato due volte nei gulag solo perché era suo figlio. Ha spesso sofferto la povertà e non ha mai avuto un posto suo. Non era una figura altolocata a cui fu risparmiata la sofferenza, lei c’era dentro. Tutta la sua poesia viene da lì. » È appropriato quindi che l’album si apra con To My Poems, una breve invocazione di quattro righe registrata semplicemente, con Iris che canta e suona il piano. L’intenso binomio di voce e piano predispone gli animi per l’ascolto di tutte le 18 canzoni dell’album, registrate live nel salotto della DeMent con una piccola band dedicata agli arrangiamenti e sotto la guida del produttore Richard Bennett (Emmylou Harris, Neil Diamond, Steve Earle). La musica affonda le sue radici nell’American South, con melodie eterne facilmente confondibili con inni persi nel tempo o grandi classici country. From an Airplane gioca spensieratamente con vibrazioni honky tonk, Not With Deserters si costruisce su ricche armonie punteggiate da una malinconica chitarra slide mentre All is Sold è il perpetuo saliscendi di una seducente pedal steel. Che la DeMent riesca a far (ri)suonare il lavoro di un poeta russo del 20esimo secolo come una domenica mattina in una piantagione di cotone, è prova e testamento della sua versatilità e profondità come artista. The Trackless Woods sarà pubblicato il 7 agosto 2015 su FlariElla Records. (Fonte: Audioglobe Promotion)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 30 Giugno 2015