Dieci anni di Nordovest con Sorry, Heels e Complicated

Nordovest compie dieci anni. Il negozio di dischi indipendente di Frosinone ha raggiunto un obiettivo insperato, di questi tempi: resistere alla crisi del mercato e rilanciare in una piccola città la passione per la musica attraverso la vendita dei CD e soprattutto dei vinili, questi ultimi oggetti di culto dieci anni fa, nel frattempo tornati prepotentemente di moda.

Per l’occasione sabato 19 settembre ci sarà una giornata di festa che rappresenterà una celebrazione della musica come ragione di vita e, allo stesso tempo, un omaggio a tutte le persone che hanno fatto in modo che un luogo evocativo come pochi potesse esistere e resistere.

Dieci anni fa il mondo era completamente diverso da oggi. La tecnologia ha fatto in modo che possiamo sapere in tempo reale tutto quello che succede in qualsiasi angolo della terra, invadendo pubblico e privato senza ritegno. Anche la musica ha subito la travolgente potenza di internet ma il supporto fisico, per tanti motivi più o meno romantici, non è morto.

Entrare in un negozio di dischi, guardare le copertine dei vinili, ascoltare musica che magari non si è fatto in tempo a conoscere nell’oceano infinito di file disponibili online, fare una scelta e tornare a casa per “far girare il cerchio nero” è cosa ancora attuale e vitale. Nordovest metterà, come sempre, la musica indipendente al centro dell’attenzione con le esibizioni live dei Sorry, Heels e dei Complicated, due tra le migliori band in circolazione nel panorama underground, e con l’ascolto di tanti bei dischi fin dalla mattina. Sarà un evento ricco di sorprese e di divertimento per tutti.

I Sorry, Heels nascono nell’estate del 2010, quando Fabiano e David M., già membri dei Chants of Maldoror, band ben nota nel circuito dark-gothic internazionale, decidono di sperimentare nuove sonorità con l’aiuto della vocalist Simona. Fin dalle prime prove il neonato gruppo sceglie deliberatamente di allontanarsi da quanto fatto in precedenza, scegliendo di sperimentare le proprie affinità avvicinandosi a band quali Sonic Youth, Joy Division, Stooges, Velvet Underground.

Dopo un periodo di gestazione, al termine del quale si unisce alla band il batterista Gerardo (già negli Ill Will, nei Mechanima e ne La Bastille), i Sorry, Heels cominciano a scrivere materiale originale. L’esordio avviene nel 2013 con Wasted, EP autoprodotto di quattro brani. Dopo un anno di intensa attività live e compositiva, esce (il 4 aprile 2014) un altro EP chiamato Distances. Il primo album ufficiale viene pubblicato nel marzo 2015 per l’etichetta finlandese Gothic Music Records con il titolo The Accuracy of Silence.

Le sonorità sono fortemente radicate nella new wave e nel post-punk internazionale, amalgamate in un mix di crudezza indie rock e di atmosfere rarefatte di stampo shoegaze. Tutti e tre i lavori sono stati registrati e mixati presso il VDSS Recording Studio con la produzione dei Sorry, Heels e di Filippo Strang.

Complicated è un trio ma potrebbe essere un’orchestra, all’occorrenza. È uno svago che sottende un’idea, l’idea di rappresentare “la vitalità del mattino, l’indolenza del pomeriggio, lo stordimento della sera”. Complicated è il primo album di una carriera che sarà cortissima o lunghissima. Escluse le vie di mezzo. Esclusi i compromessi. Escluso il terzo accordo, perché già due sono troppi. Simone Alteri (Shout, Esercizi base per le cinque dita, Simic), Ettore Pistolesi (Shout, Poptones, Flying Vaginas) e Gianluca Testani (Mosquitos) lo hanno immaginato e suonato e ballato al caldo e al freddo tra il 2014 e il 2015 utilizzando strumenti vetusti e di recupero. E alla domanda sul perché, essendo in tre, hanno messo due giraffe in copertina risponderebbero con un’alzata di spalle. (La redazione)