Caracas è il risultato di una fertile partnership tra Valerio Corzani (Mau Mau, Mazapegul, Gli Ex, Interiors) e il polistrumentista Stefano Saletti (Novalia, Piccola Banda Ikona, Café Loti, Sete Sois Sete Luas Orchestra). I due hanno composto, arrangiato, suonato e prodotto l’album omonimo e il filo rosso musicale dell’intero progetto è la sottolineatura – negli arrangiamenti e negli incastri ritmici – del “levare”. Una sorta di benefico galleggiante sonoro che ha permesso ai due di intraprendere un mirabolante viaggio strumentale (ma ci sono anche alcuni inserti “spoken word”) alla ricerca di una sorta di cosmopolitismo degli strumenti e delle musiche. Tappa di partenza il Mediterraneo (con alcuni strumenti simbolo di questo fertile bacino – oud, bouzouki, marranzano, darbouka, tamorra – che caratterizzano molti brani) e poi circumnavigazione del globo terracqueo con la prua puntata sul meticciato sonoro e sulle alchimie ritmiche. Il reggae, dunque la Giamaica, è un’altra delle mete dei Caracas che sono riusciti però nell’impresa di evitare tutti i cliché del genere forgiato nell’isola caraibica, utilizzando gli stilemi di quella musica per incrociare soluzioni nuove, aggiungere buone dosi di elettronica e scomodare anche molti altri bacini etnici (dal deserto Tuareg alla Turchia sufi, dalle Hawaii al Sudamerica, da certo soul-jazz statunitense agli ibridi dub della britannica Onusound…). Un progetto world-reggae dunque, dai contorni e dal profilo molto particolari che dal vivo si concretizza in uno spettacolo davvero ammaliante. Tutti brani originali, una formazione che allarga ulteriormente il range timbrico della proposta e un’attitudine live votata a far ballonzolare chiunque… (Fonte: Materiali Sonori)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 28 Settembre 2015