“Cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai”. Così l’immenso Louis Armstrong definiva questa musica, poliedrica e mutante per natura, nata dal basso, dal popolo, e arrivata alle vette della società post industriale, per poi tornare giù e mescolarsi ancora, arricchendosi di nuovi linguaggi, ridefinendo ancora ed ancora la propria forma artistica ed il proprio messaggio sociale.
Pochi eventi in Italia possono vantare il curriculum del Roma Jazz Festival, voluto, creato e cresciuto da Mario Ciampà, instancabile agitatore culturale che da decine di anni divulga il jazz in tutte le possibili declinazioni. Per i suoi trentanove anni il festival sempre attento all’attualità, declina il claim dell’Expo milanese in “Jazz Feeds the Planet”, volendo sottolineare come il questa musica abbia nutrito tutte le altre del Novecento a tutte le latitudini.
Al fianco di concerti dal respiro internazionale che il Roma Jazz Festival terrà dal 14 al 29 novembre 2015 trovano posto “Chef in Jazz” e “Eat, Drink & Jazz”, due iniziative che avranno protagonisti chef e bartender che a loro modo reinterpreteranno il concetto di “Jazz” proponendo piatti, cocktail che per due settimane creeranno un “percorso del gusto” cui sarà difficile resistere.
Le sedi di spettacolo musicali saranno l’Auditorium Parco della Musica, in cui le grandi produzioni verranno presentate al pubblico romano, e il Teatro di Villa Torlonia, con un ciclo di performance di solo pianoforte, queste ultime ad ingresso gratuito (fino a esaurimento posti). Per il programma completo e aggiornato cliccate qui. (Fonte: Ufficio stampa Big Time)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 28 Ottobre 2015