Nino Bruno e le 8 tracce tornano con un nuovo album intitolato Cuore Deserto, un caleidoscopio di citazioni: Aphrodite’s Child e Vangelis, Le Orme, lo psych folk di Donovan, il pop dei Supertramp e dei Fleetwood Mac e le soluzioni vintage degli Unknown Mortal Orchestra. Quattro anni fa il brano Every Single Moment In My Life Is A Weary Wait è stato inserito nella colonna sonora di This Must Be The Place di Paolo Sorrentino (con cui Nino Bruno aveva già collaborato per la colonna sonora de L’Uomo in più). Cuore Deserto è un album che arriva a distanza di quattro anni da Sei corvi contro il sole e uno da Posidonia. I fondali della metropoli, che non eccede nelle atmosfere e che cerca di dare al disco l’odore della presa diretta.
Quella di Cuore Deserto è musica semplice e senza artifici e i brani sono eseguiti solo da batteria (Peppe Sabbatino), chitarra (Nino Bruno) e organo o piano elettrico (Giulio Fazio). A questi si aggiunge spesso il clarinetto di Massimiliano Sacchi, ormai quasi un quarto elemento. Nei testi si vedono sfilare educati e signorili Gigolò (Al bar dei gigolò) per signore non particolarmente ricche, un ragazzo di cent’anni (Cavallino dove vai) che davvero fa impazzire giovani donne, una escort cupa e nietzschiana (You will see the power), una volpe che ci dice la sua sull’uva (Volpe gabriellina), una ragazza detta “Cuor di deserto” e altri caratteri meno definiti. Tutti personaggi che si rivelano positivi capovolgendo il pregiudizio sulle loro caratteristiche, da presunti mostri della contemporaneità, come il luogo comune vorrebbe descrivere una escort o un centenario – o un centenaria – sexy, a coraggiosi eroi di una nuova umanità. (Fonte: Goodfellas)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 19 Novembre 2015