Composto nell’ombra delle due imponenti collaborazioni con l’impossibile crooner Scott Walker (Soused per 4AD nel 2013) e gli scandinavi Ulver (Terrestrials del 2014 per Southern Lord) il nuovo album del duo americano O’Malley/Anderson intende rifarsi a discipline antiche, senza per questo scrollarsi di dosso gli attributi che da sempre ne hanno sorretto l’operato.
Il nuovo lavoro dei Sunn O))), intitolato Kannon, consiste di un tema suddiviso in tre brani, anzi, tre movimenti, per l’appunto Kannon pt. 1, Kannon pt. 2 e Kannon pt. 3, in cui si rinnova la collaborazione con lo storico produttore Randall Dunn in quel di Seattle, come le complici sortite dei collaboratori Attila Csihar, Oren Ambarchi, Rex Ritter e Steve Moore. Al centro delle composizioni i sempreverde duelli tra le 6 e 4 corde di Stephen O’Malley e Greg Anderson.
Il macilento incedere delle composizioni non impedisce all’album di assumere profondi significati ancestrali, lasciando emergere una vena figurativa usualmente distante dal centro di gravità dei nostri. Nonostante l’incubo terminale della catastrofe permanente, il disco è destinato ad ampliare i nostri padiglioni auricolari, grazie a stratagemmi sonici non proprio comuni ai frequentatori della scena metal. La lugubre marcia intentata dai Sunn O)) è libera da condizionamenti e vive di una spinta secolare. C’è grande forza meditativa dietro all’oltraggioso muro del suono, una disciplina non comune a chi maneggia così avventate forme soniche. La trascendenza è la via del riscatto nel loro caso.
In particolare la fascinazione per le discipline orientali e il buddismo hanno condizionato la metamorfosi del disco, tanto da commissionare le note di copertina alla teorica Aliza Shvarts, proprio sulle relazioni tra musica e filosofia. All’artista e designer svizzera Angela LaFont Bollinger è stato commissionato l’artwork, un’astratta scultura che rimandi proprio alla visione di Kannon (la colossale statua che rappresenta il bodhisattva buddista della compassione Avalokitesvara), mentre la fotografa francese Estelle Hanania ha ritratto il trio base (Csihar, Anderson, O’Malley) nel mausoleo dell’ oscurantista Emanuel Vingeland in quel di Oslo, Norvegia. Kannon è la pietra filosofale dei Sunn O))), la sublime ascendenza verso nuove mesmeriche esperienze. (Fonte: Goodfellas)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 30 Novembre 2015