Una nuova firma nella canzone d’autore italiane di questo 2016. Di origini albanesi ma italiano da una vita. Si chiama Ledi Cafuli, “genovese”, di scuola baustelliana e di liriche popolari, visionarie e ricche di atmosfere. Questo singolo di lancio si intitola Un tempo e vi invitiamo all’ascolto e alla visione. La sua strategia è quella di arrivare al disco d’esordio con passaggi lenti e precisi, seminando il nome e il suono. Questo primo shoot lo fa bene, a luci di led azzurre, sospeso ed etereo nel suo guardare il tempo e la vita che scorre. Scrittura pop ma con quel piglio profondo dei testi per niente scontati e quella scelta di restituire al suo pubblico qualcosa da ricordare: quella frase, quell’inciso, quel motivo che fischietterai fin dal primo ascolto.
Bellissima la scelta di coniugare l’antico suono di un violoncello, che riempie e che rende stabili le fondamenta, al moderno e digitale di un suono campionato. Un video etereo in cui Viola Cafuli danza in un ecosistema blu, restituisce sensazioni di infinito, la mente personalmente cerca altrove i significati. L’emozione di vederla piangere e pensare, di vederne i dettagli di un volto che pare voglia viaggiare in questo Tempo. Forse il tutto troppo ermetico in un’attualità dettata dal tutto e subito. E allora che sia una provocazione alla semplicità omologata dei prodotti commerciali. Ledi sembra avere carte interessanti e noi ci mettiamo in attesa del disco, o forse del prossimo video. Da tenere d’occhio. (Alessandro Riva)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 13 Gennaio 2016