Possono essere definiti un supergruppo, ma i Moderat stessi sanno che è proprio il concetto tradizionale di gruppo a renderli interessanti. Gernot Bronsert, Sebastian Szary (aka Modeselektor) e Sascha Ring (aka Apparat) lavorano insieme come trio fin da quando hanno dato vita ai loro paralleli progetti solisti. Abbiamo visto la loro collaborazione crescere da laptop boy-band (come Ring ama definirsi) nel 2003 – con campionature nate con un software scritto e creato da Ring stesso, perché a quel tempo non c’era ancora nulla del genere.
Ring ha confessato che i Moderat non erano stati concepiti come progetto in studio, ma solo come fonte di divertimento. Questo forse serve a spiegare i sei anni intercorsi tra il loro primissimo EP e il successivo ritorno nel 2009, con l’eponimo album di debutto. Intenti a creare qualcosa che contrastasse i progetti personali, il gruppo ha iniziato un ciclo originale sbocciato definitivamente con il secondo album, opportunamente chiamato II, culminato quest’anno con l’ultimo capitolo della trilogia, III. Se I era la combinazione di due entità separate e in II è aumentata la complicità tra i membri, è in III, la conclusione, che i Moderat suonano come una vera band.
Sia Szary che Ring vi diranno che i Moderat sono passati progressivamente dal creare tracce a un più tradizionale scrivere canzoni – un processo ampiamente realizzato in III. È in parte per questo che la voce è diventata più prominente. Si sente perfettamente Ring mentre canta (non ci sono ospiti esterni questa volta), come spesso fa nelle vesti di Apparat. Ascoltando attentamente Ghostmother si potranno sentire Bronsert e Szary che fanno i controcanti. Uscire dalla loro comfort zone è ciò che aiuta a creare il legame tra pop ed elettronica. Farlo egregiamente è valso loro il Resident Advisor Best Live Act già nel 2009, mentre ancora oggi ottengono fama e popolarità pur rimanendo fieri membri della scena indipendente e underground.
Szary descrive l’idea dietro i Moderat come immaginare se stessi seduti al cinema a guardare un film con un’incredibile colonna sonora. È vero sempre per quanto riguarda i Moderat, ma “III” in particolare combina emozioni trascinanti con immagini sensuali, creando un sound dinamico e profondo evocato anche da testi come ‘the calming scent of lavender fills the air’ o ‘burning bridges light my way’. C’è da chiedersi se è loro intenzione manipolare l’ascoltatore nello stesso modo in cui un John Williams o Hans Zimmer potrebbero fare con le loro tradizionali orchestre.
Uno degli aspetti migliori dei Moderat è il loro uso dell’elettronica per ottenere i diversi strumenti e le dinamiche di un’orchestra. Hanno migliorato la tradizione compositiva con un’intricata tavolozza di attente e studiate abilità, supportati dalla loro lunga esperienza, ormai venticinquennale, con il suono all’interno della cultura (e sotto-cultura) da club. Non dimentichiamo che i tre sono stati messi insieme dalla ormai leggendaria scena rave berlinese. III rappresenta per i Moderat una nuova maturità all’interno della scena pop moderna.
Bronsert spiega che questo nuovo album non è nato come una jam session. Una volta arrivati in studio, i tre Moderat, sapevano esattamente cosa andava fatto e come. E questo si riflette nei temi sofisticati affrontati nella loro musica. Ghostmother, ad esempio, si concentra su pace interiore, accettazione, paura dell’ignoto e su come affrontare quella paura spesso rivela un qualcosa di non così spaventoso. O Running, che parla dell’essere parte di una massa che necessita di essere in continuo movimento per funzionare ma che non ha il potere di decidere la sua direzione. E che dire della saggezza di Reminder, che riconosce il mondo per le sue imperfezioni e il ruolo di ognuno di noi in esse, ma che sceglie di agire diversamente alla ricerca di qualcosa di meglio.
Detto ciò, ha ragione Bronsert quando afferma che la loro musica è ufficialmente maturata. Riusciti nel loro intento, ora sono diventati un vero gruppo. Ma questo non rappresenta la fine dei Moderat, semplicemente dovranno trovare qualcos’altro in cui eccellere. III sarà pubblicato il 1° aprile 2016 su Monkeytown. (Fonte: Audioglobe)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 19 Gennaio 2016