Può una canzone genuinamente rock essere un inno alla vita, all’autodeterminazione e al desiderio di perseguire i propri sogni, dicendo un solo “Sì”? I say yes, il brano iniziale di Playground, ultimo album della band romana Mardi Gras, lo conferma. Con un attacco soffuso che racconta l’inizio di una nuovo percorso artistico e di vita, il brano cresce via via con grande impeto sonoro ed emozionale raccontando i sogni della giovanissima e promettente ballerina classica Vittoria Zoccali. Nel videoclip di I say yes, diretto da Marco Gallo con Giulio Bottini come Direttore della Fotografia e promosso da Strictly Inc., seguiamo appunto le vicende romane e londinesi della ballerina che persegue il desiderio di danzare su di un grande palco per una audience tutta particolare. Un viaggio denso di emozioni, forza e poesia.
I Mardi Gras sono una rock band di Roma attiva dal 2006 e hanno all’attivo tre album con canzoni che hanno come fil rouge messaggi di forza e speranza. Nel corso degli anni hanno diviso il palco con artisti come Billy Bragg, Jack Savoretti, Glen Hansard, Noah and the Whale, sono stati tra gli artisti che hanno contribuito al cd tributo di Bruce Springsteen (“For you 2”, Route61 Music) e si sono esibiti sul palco dello Sziget Festival collaborando in studio anche con il cantautore irlandese Mundy e con Liam Ó Maonlaí degli Hothouse Flowers. Due dei brani dei Mardi Gras, inoltre, sono presenti in Songs of the times di Neil Young, progetto che racchiude canzoni di protesta e di pace provenienti da artisti da tutto il mondo. Playground è il loro terzo disco, masterizzato negli Abbey Road Studios di Londra da Simon Gibson (The Beatles, John Lennon, Keane) e comprende 14 brani, tra cui, appunto, I say yes. (Fonte: Ufficio Stampa Mardi Gras)
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