Categorie: Articolo

A luglio quattro date in Italia per Joan Baez

Pubblicato da


A luglio saranno quattro i concerti in Italia della cantautrice statunitense Joan Baez. Il tour An evening with Joan Baez partirà il 13 luglio al Ravenna Festival al Palazzo Mauro de André, il 14 luglio a Gardone Riviera, in occasione del Festival del Vittoriale Tener-a-mente, il 16 luglio a Recanati a Lunaria 2016, e infine il 18 luglio 2016 alla Cavea Auditorium Parco della Musica di Roma.

Joan Baez ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti dopo la celebrazione del suo 50esimo anniversario dalla leggendaria esibizione al Club 47 di Cambridge, Massachusetts, del 1958 e del successivo storico debutto del 1959 al Festival folk di Newport.

Recentemente sono stati pubblicati nuovamente i suoi album di successo, contenenti note a margine dell’artista e la sua autobiografia “And A Voice To Sing With”. In video torna di attualità la sua apparizione a Woodstock del 1969 e la vediamo tra i protagonisti anche nel documentario di Martin Scorsese sulla carriera di Bob Dylan, “No Direction Home e in The Other Side Of the Mirror: Bob Dylan Live At the Newport Folk Festival, 1963-1965”.

Oltre a ripetuti tour in USA e nel mondo, il 2011 ha visto l’ingresso del suo primo album, che uscì su Vanguard del 1960, nella prestigiosa Grammy Hall Of Fame patrocinato dalla National Recording Academy e nel 2012 l’attribuzione del prestigioso riconoscimento per il suo apporto alla causa dei diritti Umani, da parte di Amnesty International, in occasione del cinquantenario della fondazione.

Nell’ottobre 2011, le è stata conferita la prestigiosa Legion D’Onore, il più alto riconoscimento francese consistente in una medaglia che rappresenta lo status di cavaliere dell’ordine.

Del tutto particolare il suo rapporto con la Francia, ove infatti vanta una serie di storiche performance a Parigi, ove ha letteralmente gremito lo scorso autunno il famoso teatro Olympia. Joan Baez ha dato anche il suo apporto al movimento di “Occupy Wall Street” con una indimenticabile interpretazione di “Joe Hill” e di due brani mai proposti in precedenza: “Salt Of The Earth” dei Rolling Stones e la sua originale “Where’s My Apple Pie?” Di rilievo la sua presenza nella raccolta di canzoni di Dylan reinterpretate dai grandi del rock, Chimes Of Freedom – The Songs Of Bob Dylan con i proventi destinati a Amnesty International, cui contribuisce con una sontuosa versione di “Seven Curses”, così come con “We Can’t Make It Here” in cui si unisce a Steve Earle per contrassegnare uno dei momenti più alti della raccolta Occupy This Album a favore del movimento degli occupanti di Wall Street.

In occasione della primavera araba del 2011, Joan Baez ha mandato un toccante messaggio di forte incoraggiamento attraverso il social network Facebook, alla popolazione egiziana in lotta per la democrazia.

Da più di 50 anni, Joan Baez ha sempre raccontato tutto ai suoi fan, continuando a rinnovare i suoi concerti con passione, energia e vitalità, sempre alla ricerca di una buona canzone, di una giusta causa da sostenere, confermandosi un tesoro invidiabile per l’umanità. In questo mondo travagliato, parafrasando “Wings”, Joan Baez “continua a cercare un posto ove essere ascoltata mentre canta”. (Fonte: Ansa / Daniele Mignardi promopressagency)


✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 11 Febbraio 2016

MUSICLETTER.IT

Musica, cultura e informazione (dal 2005)