Marco Maiole, classe ‘95, viene da Caserta. Un polistrumentista con una passione sconfinata per la disco e l’elettronica più raffinata. Studia da bambino musica classica e suona in gruppi punk, per poi essere risucchiato dal vortice della musica elettronica. Rafforzato dall’aver condiviso il palco con artisti come Slow Magic e Xeno & Oaklander propone un live dal forte impatto sonoro, suonando chitarre, sintetizzatori, percussioni e voci effettate. Dopo due EP pubblicati nell’ultimo anno, pubblica oggi il suo primo album, Last for Motifs, dato alle stampe dal Collettivo HMCF.
Last for Motifs, concepito su iPad prima, poi portato in studio e registrato con vecchi synth analogici e chitarre, è un album di 8 tracce, nato nella provincia di Caserta ma che respira la stessa aria delle grandi metropoli. Maiole è un sad-dancer e nel suo disco racconta la vita nella grande città a partire dal rush mattutino, contaminandolo con smog, synth gonfiati e chitarre brillanti fino a ritrovarsi da solo nel mezzo di una dance-floor, circondato da luci che seguono i beat electro-funk di un dj-set dal tocco italo-francese.I testi si riducono in semplici e vorticosi loop vocali che si impastano al tappeto di tastiere, beat e chitarre, in un’elettronica tutta suonata, umana e alienante al tempo stesso. Carico di melodia e forte di un tono vocale molto lontano, Last for Motifs non è solo un’opera dance nata dalle mani di un producer ma un vero e proprio lavoro da songwriter. (Fonte: Bizarre Love Triangles)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 15 Febbraio 2016