Con i Caron Dimonio ci trasferiamo a Bologna e dai suoi vicoli notturni ci immergiamo nella provincia delle sale prove, tra belle compagnie, fumo e alcool e del buon punk rock americano. A questo ci uniamo la contaminazione digitale delle grandi metropoli notturne sotto le luci dei neon, gusto e stile di design futuristico. Dall’Inghilterra prendiamo invece ipnotiche modulazioni monotematiche e monocorde. E poi, finalmente, l’italiano.
Giuseppe Lo Bue e Filippo Scalzo producono questo Solaris, cantano in italiano quando spesso i testi sono corredi preziosi lasciati con parsimonia a colorare suite – come accade nel singolo Imago Mortis – o a recitare la parte del punk indie trasferito in Italia – come accade in La noia che abbiamo di noi forse troppo “solare” e troppe tonalità in maggiore per essere vero punk notturno. Si chiude in francese questo disco con un testo scritto da Christian Rainer, ma è solo un’eccezione. Un lavoro difficile sicuramente ma allo stesso tempo libero di essere quello che desidera. E questo lo si percepisce tantissimo da un’inarrestabile alternarsi di ispirazioni, suoni, mood, e richiami a stili e modelli. La suite di lancio poi non poteva che avere un video come quello che vi mostriamo. (Alessandro Riva)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 27 Aprile 2016