Il _resetfestival torna a Torino dal 5 all’11 settembre per la sua ottava edizione, organizzato come di consueto dalla Associazione Verve. Un progetto culturale che in questi anni ha saputo imporsi con un evento unico all’interno del panorama nazionale, una grande vetrina dedicata alla musica emergente caratterizzata dall’unione di concerti, incontri e workshop creativi: un festival che ha un retrogusto d’Europa. L’obiettivo dell’ottava edizione di reset è come non mai quello di essere un acceleratore creativo/musicale, fuori da un’ottica di competizione, per aiutare le giovani band a trasformare la propria passione creativa in un mestiere. L’offerta formativa del festival è sempre più ricca e, per il 2016, è supportata dall’idea avanguardistica per l’Italia di affiancare i progetti musicali emergenti alle start-up innovative. Una mission di cooperazione creativa e musicale volta al potenziamento del comparto e alla rivalutazione della produzione musicale, al suo sviluppo e alla creazione di una rete tra addetti ai lavori, media, operatori culturali e il pubblico: IO SONO LA MUSICA CHE ASCOLTO.
I protagonisti dei live e delle numerose attività dell’edizione 2016 saranno presto comunicati dalla direzione artistica di _resetfestival, che sta ascoltando e selezionando scrupolosamente tutto il materiale dei 435 artisti che hanno preso parte alla call che si è chiusa il 7 luglio. Un requisito fondamentale su tutti, reset è un evento da vivere, non in cui si suona e basta: partecipare significa incontrare altri musicisti, essere pubblico dei concerti degli altri, partecipare alle occasioni formative che il festival costruisce ogni anno, incontrare addetti ai lavori, vivere Torino e tantissime altre attività che rendono il momento dell’esibizione un piacevole dettaglio. Anche e soprattutto per questo spirito partecipativo il festival è da sempre un incubatore della migliore musica emergente: da qui nel corso degli anni sono passati artisti oggi affermati come Levante, Kutso, The Sweet Life Society, Nadar Solo, Daniele Celona, Bruno Bavota, Eugenio In Via Di Gioia, Pagliaccio, Cecilia.
L’area legata alla sua offerta formativa, che prende il nome di reHUB, è senza dubbio quella che conferisce al festival i suoi tratti di unicità, rappresentando una preziosa occasione di sperimentazione per tutti coloro che hanno l’ambizione di fare della musica una professione o che vogliono semplicemente approfondire le proprie conoscenze sul mercato musicale. Coinvolge ogni anno diversi tra i più importanti musicisti ed addetti ai lavori del settore.
In tal senso, l’edizione 2016 si preannuncia quanto mai stimolante. La prima novità sarà rappresentata dalla Sala Co-Working 99 Posti, che accoglierà diversi addetti ai lavori provenienti da tutta Italia, permettendogli di lavorare una settimana a stretto contatto, con l’obiettivo di mettere in rete idee e progetti, favorendo quindi la creazione di sinergie lavorative tra di loro ed analizzando in parallelo le ricadute di tale esperienza. Un’altra novità quanto mai interessante è rappresentata dalla sezione MAKE! di _reHUB, che svilupperà uno dei contenuti chiave di _resetfestival, quello di mettere in connessione i processi di emersione dei progetti musicali ai modelli di sviluppo delle start-up innovative. Verranno selezionati quattro progetti artistici, che attraverso laboratori, workshop e incontri con addetti ai lavori, che si terranno dal lunedì al giovedì, saranno guidati e affiancati al fine di potenziare il proprio percorso. Questo percorso culminerà nella serata del giovedì, che vedrà i quattro progetti avvicendarsi sul palco del festival all’interno della serata #IoSonoLaMusicaCheAscolto.
Tra le riconferme dell’imminente edizione ci sono l’Area-Media, in cui le webradio media-partner coordinate da RadioOhm racconteranno le giornate di workshop e live con interviste e showcase acustici dei protagonisti del festival, ed #hangarmusic, il percorso formativo che si colloca all’interno di Hangar, il progetto della Regione Piemonte volto a sviluppare competenze e capacità imprenditoriali in ambito culturale. Un’attività articolata e dedicata a giovani musicisti, addetti ai lavori ed operatori culturali piemontesi, che completa con la musica il percorso innescato da Hangar Piemonte. Nei panel TALK! diversi operatori ed artisti saranno chiamati a raccontare le proprie “case-history” in ambito di produzione creativa, fundraising, comunicazione e copyright. Tra le novità 2016 anche lo Speaker Corner dove sarà possibile disporre di 15 minuti di “filosofia” per lanciare un messaggio al mondo della musica.
Riconfermata anche la partnership con Sofar Sounds, il network di concerti segreti nato a Londra nel 2009 e sviluppatosi in oltre 250 città in tutto il Mondo, che in collaborazione con il festival porterà a Torino la SofarFest per chiudere l’edizione 2016 di reset. Già confermata inoltre la nascita della collaborazione con Off The Corner, giovane format di sessions di musica dal vivo per il web, le cui performance vengono filmate e registrate in presa diretta nella Tea Room degli studi Groove And Art Records a Torino. Ulteriori novità saranno gli showcase realizzati in collaborazione con Mooges (tecnologia in grado di trasformare qualsiasi oggetto in uno strumento musicale, offrendo un’incredibile gamma di possibilità creative per fare musica) e l’originale tour legato alla Torino di Fred Buscaglione organizzato in collaborazione con le Guide Boogianen, e che andrà a toccare tutti i luoghi cardine torinesi dello swing e del jazz tra gli anni ’30 e ’50.
Spazio infine anche allo sport: all’interno della rassegna, infatti, si terrà la prima edizione di “Tutto molto beach”, torneo di beach volley che coinvolgerà addetti al settore ed etichette musicali italiane.
“La nostra visione è quella di fare sì che tutti i soggetti coinvolti (artisti, addetti ai lavori, aziende private, istituzioni ed enti) vengano messi in contatto e in rete per condividere idee e progetti, con la finalità di innescare opportunità che dal circuito di _resetfestival portino all’ emersione di talenti e professionisti – raccontano gli organizzatori -. Un luogo fisico dove produrre e accelerare, un vero e proprio HUB, che grazie alla condivisione e al sistema di rete costituito di soggetti differenti tra loro e a differenti livelli di professionalizzazione, permetta di testare un modello nuovo di networking in ambito musicale. Il “fare” assume dunque un ruolo centrale, restituendo ai musicisti e professionisti del mondo creativo il ruolo di makers.”
Accanto all’offerta di live e workshop di _resetfestival, nell’ottica di valorizzare i giovani imprenditori, sarà prevista anche un’area Food & Drink, dedicata ai produttori di food and beverage locali.
Tutte le attività andranno ad intrecciarsi per creare un evento trasversale che non si esaurisca nei giorni del festival: resetfestival si configura come un incubatore di esperienze attivo dodici mesi l’anno a sostegno dell’emersione con lo scopo di creare una cultura della musica, prendendo spunto in questo dalle sue origini spontanee quando, otto anni fa, nacque come esigenza di aggregazione e creazione di rete tra musicisti ed addetti ai lavori operanti nella città di Torino. Le giornate del festival rappresentano ogni anno il completamento ideale di questo percorso, e lo spunto per la creazione di nuove reti che si andranno poi a sviluppare durante l’anno seguente. Il programma definitivo del festival verrà annunciato nelle prossime settimane. (Fonte: Libellula Press)
✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 28 Luglio 2016