Il cantautore Claudio Fucci è il fondatore della piccola e indipendente casa editrice italiana Vololibero.
È qualcosa di bello e miracoloso ciò che sta facendo di questi tempi l’encomiabile Vololibero Edizioni: pubblicare libri che “raccontano la musica” in grado di entusiasmare lettori sempre più curiosi ed esigenti. Un percorso culturale iniziato per caso nel 2009 e che, anno dopo anno, si sta guadagnando la stima di tanti professionisti e operatori del settore.
Merito di tutto questo è dell’appassionato cantautore Claudio Fucci, fondatore della piccola e indipendente casa editrice italiana, con il quale abbiamo scambiato due piacevolissime chiacchiere. Buona lettura. (La redazione)
Intervista a Claudio Fucci di Vololibero Edizioni
Innanzitutto raccontaci di te. Chi è Claudio Fucci?
Un musicista, un amante della musica. Ho lavorato per tutta la mia vita nell’intrattenimento e nella musica. Corista, orchestrale, cantautore, distributore cinematografico, autore, produttore, fino a quest’ultima avventura. Tante storie con un solo denominatore: la musica.
Quando è nata l’idea di mettere su Vololibero Edizioni?
A primavera del 2009, Majid Valcarenghi, fondatore e animatore di Re Nudo, mi telefonò e mi chiese di visionare del materiale video inedito sul Festival dell’Alpe del Viceré, per dargli un parere e vedere che cosa si potesse tirarne fuori. Un anno prima avevo conosciuto Matteo Guarnaccia, uno dei più importanti e poliedrici artisti beat e psichedelici milanesi, nell’organizzazione di un mio evento spettacolo sui 40 anni del ‘68. Così, per caso, nacque l’idea di Re Nudo Pop & altri Festival. Avevo già una casa editrice musicale e si chiamava Vololibero. Decisi quindi di utilizzare anche per l’edizione del libro questo nome. Poi il libro ebbe un grande successo vincendo persino un premio. Così ci sono cascato, e con la spinta di Guarnaccia e le sue folli e avanguardistiche idee, e la mia assoluta inesperienza temeraria, ecco nata Vololibero Edizioni.
In Italia come siamo messi in fatto di cultura e, nel caso specifico, “cultura musicale”?
Penso che parlare di cultura oggi in Italia sia già un ossimoro. Parlare poi di “cultura musicale”, forse è ancora più difficile. Forse sarebbe meglio parlare d’industria culturale e musicale. Sono molto pessimista. L’ignoranza avanza e le consorterie più o meno nascoste proliferano. Per questo a me piace fare il battitore libero.
Alla gente piace leggere questa tipologia di libri? Qual è la risposta del mercato?
Ogni libro ha la sua tipologia di lettore. Forse quello legato alle nostre pubblicazioni è ancora rimasto un pubblico che ci si accosta con molta curiosità e amore, e che legge veramente i libri. Altri li esibiscono come status symbol o come riempi scaffali.
Carta o digitale? Quale dei due formati si vende di più?
Certamente la carta. Il digitale avanza. Io comunque sono per la coesistenza pacifica e fruttuosa.
Prima di pubblicare un libro, fai un’analisi di mercato o ti lasci guidare semplicemente dall’intuito e dalla passione?
Intuito, passione, follia e qualche amico che ogni tanto mi dà qualche consiglio.
A oggi, quanti titoli ha pubblicato la tua casa editrice?
Una cinquantina.
Quale di questa “cinquantina di titoli” ha venduto più copie degli altri?
Rock Bazar di Massimo Cotto.
A quale invece sei particolarmente legato?
Affettivamente a Re Nudo Pop & altri Festival e, realmente, al prossimo che pubblicherò. Sempre!
La tua è una casa editrice indipendente che sta facendo un lavoro davvero eccellente. Un lavoro che migliora anno dopo anno e con il quale ti stai guadagnando la stima di tanti professionisti e operatori del settore. Ecco, qual è il prossimo obiettivo di Vololibero Edizioni e dove vuole arrivare?
Già continuare così, crescendo nella stima del pubblico e degli operatori del settore, sarebbe, di questi tempi, un ottimo obiettivo. Per il resto, be’, quando sarò grande metterò la testa a posto…
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