“Per la musica che facciamo, in Italia siamo sempre stati considerati un corpo estraneo”, affermano i Julie’s Haircut. Con il loro sound, eccentrico, complesso e originale, fin dalla nascita della band alla fine del secolo scorso i Julie’s Haircut hanno sempre faticato, nel loro paese natale, a trovare artisti con cui condividere una certa attitudine alla sperimentazione.
Eppure, seguendo le proprie intuizioni, la band è riuscita, nel tempo, a sviluppare una sensibilità e un approccio emozionale nei confronti dell’innovazione e della ricerca musicale di cui Invocation and Ritual Dance Of My Demon Twin, settimo album e prima uscita per la britannica Rocket Recordings, è uno splendido esempio.
Era il 2005 quando la band decise di assecondare un atteggiamento più sperimentale per la composizione, elaborando un approccio “alchemico” che si è rivelato fondamentale nell’architettura del loro sound. Un metodo compositivo basato sull’improvvisazione, capace di superare generi e riferimenti.
“In effetti non scriviamo più canzoni, non nel senso abituale del termine”, spiegano. “È un processo più simile a quello che Teo Macero applicava alle registrazioni di Miles Davis: improvvisare liberamente in studio per poi scovare la canzone nelle registrazioni, rifinendola fino alla sua forma definitiva. Anche i Can – il cui ex cantante Damo Suzuki è un caro amico della band e con cui hanno collaborato diverse volte – utilizzavano un metodo simile”.
Il risultato è un disco costruito su ripetizioni estatiche, saturo di esplosioni che collidono con paesaggi sonori ipnotici. Otto tracce piene di contrasti, in cui il fuoco abbagliante delle chitarre, del piano elettrico, dei fiati e dei sintetizzatori analogici si affianca a compostezze celesti e strutture glaciali. Un disco fortemente segnato, anche nei testi, da una vena lisergica e visionaria, accecante ed estatico, che pone la band in una posizione del tutto unica nella scena rock contemporanea.
Coprodotto dalla band insieme a Bruno Germano e al team della Rocket Recordings, Invocation and Ritual Dance of My Demon Twin è stato registrato in una formazione allargata che, a fianco di Nicola Caleffi, Luca Giovanardi, Andrea Rovacchi, Andrea Scarfone e Ulisse Tramalloni, vede anche il contributo della nuova arrivata Laura Agnusdei ai sassofoni e, per la prima volta in sette anni, del membro fondatore Laura Storchi alla voce nella conclusiva Koan.
“Se c’è un senso nella musica psichedelica”, continuano i Julie’s Haircut, “è sempre stato quello dell’avventurarsi senza una rete di protezione”. Senza ombra di dubbio, se c’è una certezza nel perdersi nei ritmi e negli spazi di Invocation And Ritual Dance Of My Demon Twin, in uscita il 17 febbraio 2017, è che non viene fornita nessuna forma di sicurezza. (Fonte: Prom-o-rama)
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