Stelle in movimento: il viaggio di Astro Festival continua, e dopo la fortunata prima edizione dell’anno scorso anche in questo 2017 – il prossimo 24 giugno – arriva a esplorare alcuni degli angoli più luminosi della notte, delle sonorità elettroniche, della musica capace di guardare lontano, di inseguire gli spigoli più visionari e immaginifici della contemporaneità. Una vocazione precisa. Una vocazione, appunto, in movimento.
Cambia infatti quest’anno la location: da Ferrara ci si sposta a Milano. Cambiano i protagonisti anche, ovviamente. Ma resta intatta l’attitudine. Resta intatta la voglia di presentare act che hanno giocato e giocano un ruolo assolutamente decisivo nel disegnare le traiettorie del suono contemporaneo più “avanzato”: artisti cioè in grado di portare i suoni, i sogni e le estetiche della musica elettronica più pura fuori dalle nicchie – senza però cedere a nessun compromesso, lavorando solo ed unicamente attorno ad una propria riconoscibile, riconoscibilissima identità.
Fuori i nomi, allora. Tenendo presente tra l’altro che questo è solo un primo annuncio: la line up infatti si arricchirà ulteriormente arrivando a riempire tutta la notte del Circolo Magnolia, quasi fino alle prime luci dell’alba, per un’esperienza sonora davvero intensa e da ricordare. Inevitabile partire dai Moderat headliner naturali di questa edizione di Astro: il progetto congiunto di Apparat e dei Modeselektor fin dal primo album è riuscito a superare molti confini (stilistici, emozionali, di popolarità), diventando oggi uno dei live act più celebrati in assoluto. Responsabilità che i tre portano avanti perfezionando di continuo il loro show – grazie anche ai visual e allo stage design del collettivo berlinese Pfadfinderei – rendendolo via via sempre più perfetto, emozionale, magico. Un processo in continuo divenire, in continua evoluzione.
Emozione e magia che non mancano certo nemmeno nella musica di Gold Panda, altro protagonista in line up, uno dei producer che più e meglio ha disegnato l’elettronica “intelligente” degli ultimi anni: quella in grado di muoversi a metà fra dancefloor e ricercatezze compositive, fra strutture ritmiche complesse, stratificazioni armoniche, improvvise aperture, malinconie preziose ed esplosioni euforiche. E lo stesso si può dire di Clap! Clap!: con un approccio più incentrato sulla sperimentazione ritmica e sul recupero di suoni provenienti dai quattro angoli del mondo, ma la direzione e gli intenti (e i risultati) sono assolutamente gli stessi. Così come la capacità di abbattere i confini: a lungo un “best kept secret” dell’undeground elettronico italiano, Clap! Clap! è arrivato ad essere un artista di statura assolutamente europea, annoverando tra i suoi fan assoluti anche leggende della musica che con l’elettronica in realtà c’entrerebbero poco (prima fra tutti Paul Simon, che ha espressamente chiesto a Clap! Clap! di produrre tre tracce del suo ultimo album).
A proposito di leggende: Lory D lo è. Chiunque ami almeno lontanamente la techno, lo sa. Fin dai primi anni ’90 ha rivoluzionato completamente le regole del genere, rendendo obliquo, provocatorio e visionario ciò che nella musica con la cassa in quattro rischia qualche volta di essere routine e “comfort zone”. Un talento strepitoso, un talento sfuggente: non ha mai inseguito la popolarità, non si è mai curato delle “regole del gioco”, ha sempre mantenuto una totale, fierissima integrità artistica. Nulla di strano che per molti suoi colleghi – da Aphex Twin a Jackmaster – sia assolutamente un idolo ed un esempio; nulla di strano che il suo carisma abbia attraversato ormai più di venticinque anni di mode, evoluzioni, cambiamenti. Il compito di dare una svolta quasi mefistofelica alle stelle di Astro è suo.
Gli annunci, le stelle, i movimenti non finiscono qui. Astro Festival arriva alla sua seconda edizione fedele a se stesso, con l’idea di conquistare ancora di più la notte, i sogni, gli immaginari contemporanei: questi i primi protagonisti, altri ne seguiranno. Per arrivare, tutti insieme, a disegnare le traiettorie astrali più intense, coinvolgenti ed emozionanti. (Fonte: DNA Concerti)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 16 Marzo 2017