Quasi tutti i membri dei Flotation Toy Warning si sono incontrati, mentre lavoravano a nord di Londra, in un vecchio e grigio edificio di mattoni circondato da alberi, usato prima come rifugio per donne e poi per ospitare i feriti durante la Prima guerra mondiale.
Una volta trovato il loro nome preso in prestito dalle scritte sui palloni da spiaggia e sui salvagenti, i Flotation Toy Warning si sono accordati per vivere insieme in un magazzino senza finestre situato nella Londra Est e ricavato da una vecchia fabbrica di vestiti. La band ha così trovato la condizione ideale per fare più rumore possibile ogni volta che lo desiderasse.
E così hanno fatto, da una parte hanno iniziato a costruire un sound con degli accostamenti a dir poco stravaganti, dall’altra hanno iniziato a canticchiarci sopra finché non è uscito qualcosa di interessante.
Questo ha fatto sì che la band iniziasse ad esibirsi in chiese, barche, gallerie d’arte e saloni, prima di uscire con un paio di EP e poi con l’album Bluffer’s Guide to the Flight Deck, gioiello nascosto uscito ormai 13 anni fa.
Ecco, poi la band si è un po’ distratta, così come fanno i bambini quando vedono qualcosa di interessante disegnate su un muro. Incoraggiati da alcune parole di un ricco ammiratore francese proprietario dell’etichetta Talitres, hanno finalmente sciolto il ghiaccio all’inizio del 2016.
Dopo alcuni anni trascorsi a sognare a occhi aperti, collezionando un’impressionante quantità di eccentriche calzamaglie, un improvviso e travolgente senso di urgenza ha spinto il cantante e principale compositore Paul Carter a chiudersi lontano in una chiesa abbandonata nel nord del Galles. Qui, il Nostro, ha iniziato a scarabocchiare freneticamente parole per accompagnare idee musicali – alcune nuove, altre elegantemente incise fra gli scaffali di un edificio nei dintorni del giardino del chitarrista e bassista Ben Clay, ormai molti inverni fa.
Questo ritorno dall’ibernazione musicale ha incoraggiato verso il risveglio anche i compagni della band. Passati dalla modalità tra un po’ a quella ora e subito, tutti i Flotation Toy Warning si sono convinti a levarsi la polvere di dosso e a concludere il lavoro.
Così è nato The Machine That Made Us, terminato a inizio 2017 e in uscita su Talitres con distruzione Audioglobe il 13 giugno prossimo. Parti di esso erano felici, altre tristi. Ma finalmente tutto ciò che pareva complicato aveva trovato un finale, in parte grazie all’aiuto di questo gentleman francese dal buffo profilo del mento. (Fonte: Audioglobe)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 29 Aprile 2017