I Willowz mancavano dal mercato discografico dal lontano 2009. È probabile non siano più quegli spilungoni lungocriniti che attraversarono tutto quel decennio inseguendo a loro modo e con ottimi risultati i White Stripes e i Boss Hog e che quindi stenteremo a conoscerli ora che il loro quinto album arriva, un po’ a sorpresa, a far circolare nuovamente il loro nome.
Nel frattempo la band ha lavorato su un concetto rock and roll più definito, concentrandosi su riff basici (Now You Know il più endemico, ma anche All the Same, Ana Lee, See You Again non scherzano) che potrebbero far battere il piedino pure a chi stravede per Wolfmother, Redd Kross o Jet, facendo cortocircuito con il garage-punk di band come Brood e Darts su episodi come Just Can’t Wait o Lily.
Il risultato è un disco di facile presa. Forse troppa, gli verrà rimproverato. Probabilmente dai sempliciotti che si sfregano ancora le mani quando in edicola spunta l’ennesimo speciale dei Led Zeppelin dove sono scritti i soliti cinquanta aneddoti letti migliaia di volte. (Franco Dimauro)
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✓ MUSICLETTER.IT © Tutti i diritti riservati - 23 Ottobre 2017