Un ascolto caldo e solare quello che mi restituisce la musica di Mauro Pina in un nuovo disco che da più parti si dice celebri la quadratura di un cerchio artistico di forti ispirazioni.
Si intitola L’ho scritto io in cui troviamo 11 inediti più tre traduzioni in lingua inglese dei brani L’uragano, Credi in te e il singolo di lancio Sei Fantastico (che Pina intitola What Do You Want – e allora mi chiedo se anche il brano sia la traduzione o magari una semplice trasposizione; e qui inchino il capo alle mie scarsa capacità di comprensione della lingua inglese). Perché poi questo cambio di lingua è un must che prende l’ispirazione e la scrittura del nostro e la trasporta in un mood assolutamente vincente, dove l’America trova ampio respiro e agio di vita.
Bellissima e “antica” nei tratti per esempio What Can I Do con questa chitarra elettrica a decantare l’inciso che un poco mi ricorda gli Europe o il prog di maniera per quanto poi lo sviluppo del brano è decisamente roots.
Bryan Adams dell’estate 1969 in Can Be Really So e va detto che la voce in questo mix un po’ corale inevitabilmente mi resuscita i Guns, soprattutto quando Pina spinge e si avventura a cercare ottave alte.
E nella chiusura con My Path addirittura c’è della dance, cosa che in un disco simile non avrei mai giurato potesse accadere come anche la bossa in Un cuore di colori. Punto e a capo.
L’ho scritto io per il resto è un disco di musica italiana e i nomi di riferimento si fanno schietti e sinceri: Battisti, Celentano, ma in alcuni passaggi anche anche un certo prog. Persino il muro di power chord cerca e sviluppa quello stesso dialogo. Non a caso poi troviamo anche un’altra intro decisamente prog (e qui la scuola è decisamente PFM) con il discorso di benvenuto in Ora basta.
I toni diventano piano piano d’autore con Momenti: forse davvero il brano più battistiano che si dipana in una forma assai classica, tradizionale.
Chiudiamo citando il brano a cui avrei dato particolare attenzione e importanza e che invece si rivela uno dei tanti. Parliamo del singolo di lancio Sei fantastico, che vede la straordinaria partecipazione di Rosalinda Celentano.
Andamenti latini, la voce tagliente e spigolosa che fa molto presa in questa scrittura e poi un inciso che è si da singolo ma che averebbe potuto fare di più per restare impresso nella memoria più di quanto abbia cercato di fare.
L’ho scritto io è una prova d’autore che sinceramente ci piace in quel suo modo di abbracciare la bella canzone nostrana nelle sue radici più classiche e quel suo spaziare di generi e di ispirazioni. Un lavoro davvero molto ispirato. (Alessandro Riva)
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