Calavera reinterpreta Amandoti (sedicente cover), una canzone d’amore scritta da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni dei CCCP – Fedeli alla linea e apparsa per la prima volta su Epica Etica Etnica Pathos nel 1990.
Il brano, reso celebre dalla versione di Gianna Nannini, è una descrizione lucida e agrodolce dell’amore profondo. Quello che consola, che da malinconia e che si cerca perdutamente.
Calavera lo rilegge con una nuova chiave elettronica dai suoni scuri e notturni, mantenendo però la dolcezza tipica di una canzone d’amore.
Il brano è stato prodotto dallo stesso Calavera con il solo utilizzo di un iPad ed è stato poi mixato e masterizzato da Manuel Volpe presso lo Spazio Rubedo di Torino.
Il brano è accompagnato da un video-clip realizzato da Domenico De Monte e prodotto da Labellascheggia. (La redazione)
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