Paterlini e il suo Fuori tempo massimo è l’artista che molti stavano cercando e che probabilmente desiderando perché la sua musica riesce a soddisfare i palati di qualsiasi genere, in particolare quelli più esigenti e raffinati quasi come una pietanza che mette d’accordo tutti e tutto, con una semplicità disarmante ed un gran sorriso in faccia.
Il disco è un intreccio di diverse esperienze musicali che probabilmente il cantautore ha vissuto in prima persona o forse no (ma ce lo faremo dire sicuramente) e il prodotto che ne viene fuori è una sorta di racconto mistico con avventure e colpi di scena mozzafiato (ascolta Ee Babatundea per crederci!).
Paterlini gioca con la sua musica con una semplicità disarmante come detto sopra ed è il classico musicista paroliere giocoliere che riesce a dar forma a ciò che vuole veramente dire senza troppe difficoltà.
Tra i brani più belli del disco (se non il più bello) possiamo trovare Com’era un vero e proprio manifesto della musica dell’artista e un biglietto da visita luccicante che potrebbe infangare un bel po’ di musica “indie”.
Fuori tempo massimo è un album da conoscere, dall’inizio alla fine, senza mai preoccuparsi di riavvolgere i nastri virtuali per ricominciare l’ascolto, insomma, un disco così si vede molto raramente in giro quindi informatevi su Paterlini, andate ai suoi concerti e comprate la sua musica. Perché di artisti come Paterlini, ne abbiamo davvero bisogno. (Sante Urchino)
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